Un lieto fine ha suggellato l’operato dei Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Gallarate nella notte appena trascorsa.
Verso le tre del mattino, una chiamata al 112 scuote la Centrale Operativa: un giovane, in lacrime, annuncia la sua intenzione di gettarsi da un cavalcavia della SS336 della Malpensa. Ogni secondo è cruciale, e l’operatore instaura immediatamente un dialogo salvifico, cercando indizi per individuare la posizione esatta.
Individuato il luogo, la pattuglia dei Carabinieri si precipita sul posto. La scena è inequivocabile: il ragazzo ha già scavalcato la recinzione ed è seduto sullo strettissimo cordolo del ponte, con i piedi a penzoloni a cinque metri di altezza, sopra la corsia che conduce da Malpensa a Milano.
Uno dei militari avvia un’intensa trattativa con il giovane, che, in preda alla disperazione, racconta di una lite furibonda avvenuta in casa. Nel frattempo, il l’autista dell’autoradio blocca il traffico e posiziona la vettura militare sotto il ponte per attutire una possibile caduta.
Tra i veicoli in coda, un autoarticolato viene individuato e fatto avanzare. Il conducente, un 34enne rumeno, comprende immediatamente la gravità della situazione e collabora con i Carabinieri, posizionando il mezzo di traverso sotto il ponte.
Dopo lunghi e angoscianti minuti, il capo equipaggio riesce a convincere il giovane a scendere sulla centina del camion. Il ragazzo viene immediatamente afferrato e portato in salvo dai militari, che lo confortano e lo accompagnano presso la caserma di Largo Verrotti a Gallarate, dove riceve le cure sanitarie prima del trasporto in ospedale.
Grazie a un’azione coordinata e tempestiva, i Carabinieri hanno evitato una tragedia, restituendo una speranza di vita a chi l’aveva persa.