Si è svolto nella la sala consiliare del Comune di Leggiuno un incontro organizzato dall'associazione dei produttori apistici della provincia di Varese un incontro sulle minacce alla biodiversità e all'agricoltura e sulle strategie di contrasto agli insetti alieni invasivi, in particolare alle misure più efficaci per contrastare la vespa "velutina".
È stato il dottor Lorenzo Sesso, medico veterinario di Varese e presidente della associazione provinciale Apava, in collaborazione col vicepresidente Andrea Gervasini, tecnico ed apicoltore di lunga esperienza, ad illustrare l'importanza di contrastare questo insetto nemico degli impollinatori, come anche le cavallette proveniente dalla Cina e le farfalle.
Da recenti studi si è appurato che un nido di vespa "velutina" divora nell' intero ciclo, da primavera sino all’ autunno, circa 11 kg di insetti. Durante l’incontro leggiunese i relatori si sono anche soffermati sull'aggressività verso il genere umano che è analoga a quella del calabrone europeo, ma con la differenza che la "velutina", in prossimità dei nidi, attacca in maniera più massiccia e violenta.
La propagazione di questa specie di vespa sul territorio italiano è in rapida crescita, in alcune regioni in particolare come la Liguria ed il alcune località della Toscana, dell'Emilia Romagna e della vicina Svizzera. Mentre in Francia, da dove è arrivata, ha già causato danni all’agricoltura ed ai vigneti.
Il territorio leggiunese ed i paesi limitrofi sono sorvegliati speciali, in quanto nello scorso ottobre Roberto Ricciardi ed il fratello Giuseppe (recentemente scomparso) hanno individuato un nido di vespe, poi rimosso, in prossimità dell'area antistante il Quicchio (zona Santa Caterina del Sasso). Il primo localizzato in provincia di Varese e secondo in tutta la Lombardia.
L’ importanza del monitoraggio e della prevenzione, come hanno ricordato relatori ed esperti, è necessaria in queste zone per evitare la diffusione di vespe regine che in questa stagione potrebbero costruire nuovi nidi: la "velutina" non ha "nemici" naturali per contrastarla e l’unico mezzo per debellarla sono le trappole realizzate con appositi tappi. Occorre monitorare e segnalare l'eventuale presenza di nidi nidi alle amministrazioni locali, protezione civile o scrivere a velutina@apava.net .
In allegato all'articolo il vademecum contenente dettagliate informazioni su come agire in caso di avvistamento di nidi di "velutina" .