Dopo un lungo confronto e oltre dodici ore di trattativa, è stata raggiunta nella notte un’intesa tra Beko, le organizzazioni sindacali e il Ministero delle Imprese e del Made in Italy. L’accordo, che sarà ora sottoposto alla valutazione dei lavoratori, prevede oltre 300 milioni di investimenti e il mantenimento in attività di tutti gli stabilimenti italiani.
Un risultato che segna un punto di svolta in una vicenda complessa, nella quale il Movimento 5 Stelle ha seguito con costanza ogni fase, sia a livello istituzionale che nei tavoli tecnici.
Un lavoro parlamentare e politico continuo
Fin dai primi segnali di difficoltà, l’On. Antonio Ferrara del M5S, membro della Commissione Attività Produttive, ha contribuito a mantenere alta l’attenzione sulla vertenza, intervenendo alla Camera dei Deputati, partecipando ai tavoli al MIMIT e promuovendo audizioni con sindacati e vertici aziendali.
«Abbiamo agito senza clamore, ma con fermezza – afferma Ferrara – cercando sempre di mettere al centro i lavoratori, le comunità locali e il rispetto degli impegni industriali».
Il risultato raggiunto limita i danni, ma non scioglie tutti i nodi. Per questo il M5S continuerà a monitorare da vicino l’attuazione dell’accordo e il rispetto delle garanzie promesse.
Cassinetta: stabilimento da tutelare, territorio da difendere
Particolare attenzione è rivolta allo stabilimento di Cassinetta di Biandronno, punto di riferimento per la provincia di Varese. L’accordo raggiunto permette di evitare la chiusura, ma restano da verificare attentamente le ricadute sui livelli occupazionali, soprattutto in riferimento ai 312 esuberi inizialmente annunciati.
Altrettanto importante sarà garantire tutela e trasparenza ai lavoratori trasferiti a Milano, molti dei quali appartengono al comparto amministrativo e gestionale. Nel corso dell’ultimo anno, queste figure hanno vissuto una fase delicata di riorganizzazione, che ha comportato numerose uscite e spostamenti. È fondamentale che ogni passaggio avvenga nel pieno rispetto dei diritti contrattuali, evitando zone d’ombra o pressioni non sostenibili.
«I colletti bianchi non devono essere dimenticati – aggiunge Ferrara –. Le riorganizzazioni vanno governate con trasparenza e responsabilità, senza lasciare nessuno ai margini».
Prossimi passi: attenzione alta su ogni sviluppo
Il Movimento 5 Stelle continuerà a garantire presenza e vigilanza costante, nelle istituzioni e nei territori. Il prossimo passo sarà verificare l’effettiva implementazione degli impegni, con un monitoraggio attento sugli investimenti, la tenuta occupazionale e la reindustrializzazione del sito di Siena.
«Non ci interessa rivendicare primati, ma esserci, ogni giorno. La nostra priorità è che le promesse fatte non restino parole: continueremo a fare la nostra parte, dentro e fuori il Parlamento», conclude Ferrara.