Il Comune di Milano si apre nuovamente alla grande arte. Palazzo Marino, simbolo della città, si trasforma in museo, dove la bellezza diviene patrimonio di tutti attraverso la visita alla Madonna con il bambino e i santi Simone e Giuda, nota come “La Madonna di San Simone”, di Federico Barocci, una grande pala d’altare proveniente dalla Galleria Nazionale delle Marche di Urbino. L’artista Federico Fiori detto Barocci, nato ad Urbino (1533-1612), a trent’anni, dopo importanti soggiorni e commissioni a Roma, compie la scelta di restare nella sua città natale, lontana dai grandi centri culturali. Ciò nonostante, diventa interlocutore di papi, sovrani e imperatori, e uno dei pittori prediletti da Federico Borromeo, cardinale e arcivescovo di Milano dal 1595.
L’esposizione
L’atmosfera natalizia che traspare vivida nelle vie intorno al Palazzo di Città trova l’ideale respiro nell’installazione scenografica che ospita, nella Sala Alessi, il grande capolavoro di Barocci. La mostra è ad ingresso libero con visite guidate da storici dell’arte in grando di accompagnare il visitatore nel mondo dell’arte rinascimentale di cui Barocci fu erede del classicismo di Raffaello. L’iniziativa è promossa e prodotta dal Comune di Milano grazie al contributo di Intesa Sanpaolo e Rinascente, curata da Luigi Gallo e Anna Maria Ambrosini Massari, organizzazione affidata a Civita Mostre e Musei. Accompagna la mostra un catalogo edito da Skira Editore.
L'esposizione è arricchita da un disegno autografo di Barocci, proveniente dal Gabinetto dei Disegni del Castello Sforzesco, preparatorio per una figura di devota nella pala della Madonna del Popolo, dipinto oggi conservato agli Uffizi.
Realizzato tra il 1575 e il 1579, il foglio offre la possibilità di immergersi nel processo creativo di Barocci. Si tratta infatti del frammento di un grande cartone, disegnato a carboncino e a gessetto bianco, dove i contorni della figura sono incisi con uno stilo per il ricalco della composizione direttamente sulla pala.
La tela, di 283x190 cm, rappresenta San Giuda Taddeo, identificato con l’alabarda del suo martirio, alla destra della Madonna; San Simone, riconoscibile grazie alla sega usata dai suoi aguzzini per ucciderlo, alla sinistra del gruppo principale, costituito dalla Vergine che sta insegnando a leggere al Bambino. In basso a destra si trovano i ritratti dei committenti, donatori dell’opera alla Chiesa.
Informazioni
Orari:
Tutti i giorni dalle ore 9:30 alle 20:00 (ultimo ingresso mezz’ora prima della chiusura)
Chiusure anticipate – aperture posticipate
7 dicembre chiusura ore 12:00 (ultimo ingresso alle ore 11:30)
24 e 31 dicembre 2024 chiusura ore 18:00 (ultimo ingresso mezz’ora prima della chiusura)
Festività
8, 26 dicembre, 1 e 6 gennaio dalle ore 9:30 alle ore 20:00 (ultimo ingresso alle ore 19:30)
25 dicembre dalle 14:30 alle ore 18:30 (ultimo ingresso alle ore 18:00)
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