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Busto Arsizio | 17 ottobre 2024, 08:00

Il corto delle meraviglie e la sede pronta a riaccogliere. Le Cuffie Colorate ora realizzano un altro desiderio, ringraziare Busto

Venerdì 18 all'Ite Tosi verrà proiettato il lavoro dell'associazione paralimpica che ha fatto breccia al festival di Bergamo. Sarà un modo per condividerne l'importante messaggio e abbracciare la città che ha permesso la realizzazione di (più di) un sogno

Il corto delle meraviglie e la sede pronta a riaccogliere. Le Cuffie Colorate ora realizzano un altro desiderio, ringraziare Busto

Quest'anno è volato, ma i sogni sono rimasti qui, ben ancorati alla realtà. Sogni che adesso le Cuffie colorate vogliono condividere in una casa che è anche un po' loro, l'Ite Tosi. Perché sì, l'associazione paralimpica, guidata da Silvano Trupia, una casa ce l'ha, anzi sul finale del 2023 annunciava felice e grata di averla potuta comprare (LEGGI QUI). Questa sede è stata anche sistemata in questi mesi e tra poco riaccoglierà a tutti gli effetti i ragazzi e i volontari. Ma l'Ite ha un significato speciale per le Cuffie, che si scoprirà fino in fondo venerdì 18 ottobre alla speciale serata organizzata per Busto (ci si può iscrivere QUI). Quella Busto che in questi oltre 30 anni ha voluto tanto bene all'associazione e adesso merita un momento in cui sentirsi dire grazie.

Alle 20.30 in viale Stelvio verrà proiettato il cortometraggio "Appeal, dove i cuori si incontrano", eseguito proprio con la scuola, che è un significativo viaggio tra la vita reale e quella virtuale.  Ha conquistato le finali al Festival del Cinema Nuovo e adesso l'opera è pronta per essere ammirata da Busto. C'è un altro legame, con il Tosi: «La dirigente, Amanda Ferrario - spiega Massimo Vitali, sempre in prima linea con la sua energia per le Cuffie - anche lei ha militato con noi da ragazza. Purtroppo in questo periodo nemmeno noi possiamo andare alla piscina Manara, ricorriamo alla Bustese e poi l'Ite ci offre in concessione gratuita la palestra per fare ginnastica».

Anche da un fatto negativo, dunque, fiorisce qualcosa di positivo. Massimo, o meglio Ciccio come tutti lo chiamano: «Non sono mai stato così felice. È vero, anche questa serata è un atto d'amore per Busto...  Su quel palco, c'è un popolo». Un popolo silenzioso, o meglio che fa un casino buono, che non sa smettere di piangere o ridere o tutte e due le cose quando un sogno viene coronato e che lo offre subito agli altri, a partire da chi l'ha reso possibile. Che vede crescere con orgoglio e sollievo il suo tesoro di volontari.

I cuori di Busto e delle Cuffie si sono già incontrati da un pezzo e venerdì sera l'associazione vuole gridare che non si separeranno mai.

Marilena Lualdi

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