Roberta Dominici orgoglio della Valle e di Busto, orgoglio nazionale. È lei che spinge la squadra italiana femminile di kata, categoria cadetti e junior, a uno storico bronzo mondiale. C'erano molte aspettative sulla partecipazione di Roberta (Skorpion Karate), Martina Padoan (Karate Riccione) e Francesca Crucitti (Artesport Cossato) ai Campionati Mondiali WKF di Jesolo (LEGGI QUI). E sono state rispettate.
Dopo aver eliminato nelle fasi eliminatorie di mercoledì 9 ottobre la Germania e il Vietnam, l'Italia cedeva alla squadra giapponese, proprio per un soffio. Si è così aggiudicata la finale per la medaglia di bronzo contro la Francia attuale campione d’Europa, che aveva già battuto ai recenti campionati del mediterraneo.
Determinazione e maestria tecnica sono state cruciali per scrivere una pagina indimenticabile nella storia del karate italiano, perché era dal 2013 che la squadra di Kata giovanile non saliva sul podio. «Con una presentazione fantastica superava la Francia di 1,4 centesimi - si spiega in una nota - Le azzurre hanno alzato al cielo la coppa con la medaglia di bronzo al collo, regalando all'Italia un'emozione unica. A guidare questo gruppo di talenti, la capitana Roberta Dominici, che con la sua esperienza ed il suo carisma ha saputo tenere alta la concentrazione e la motivazione delle sue compagne. Un vero e proprio punto di riferimento per tutte, sia dentro che fuori dal tatami».
Si diceva delle aspettative, Roberta era partita anche con il grande tifo del San Carlo di Busto Arsizio e dell'amministratore delegato Sara Tosi.
Confermate grazie a «lavoro certosino, sacrifici e passione smisurata per questo sport. Le ragazze hanno dimostrato che con l'impegno e la dedizione si possono raggiungere traguardi impensabili. Un plauso va a tutta la squadra e allo staff tecnico della Nazionale Giovanile FIJLKAM in particolare alla Maestra Tiziana Costa che ha preparato le ragazze rendendo possibile questo straordinario risultato».
Roberta - si ricorda sulla sua pagina Facebook - aveva già collezionato due argenti ed un bronzo individuale ai campionati europei, un bronzo a squadre sempre ai campionati europei ed un quinto posto individuale ai mondiali in Turchia: oggi il podio è mondiale e quel bronzo è un successo che ricarica verso nuovi impegni, nuove aspirazioni.