«Noi abbiamo in mano la responsabilità del nuovo ospedale, abbiamo definitivamente stanziato i 440 milioni per realizzarlo. Fino al taglio del nastro, gli ospedali attuali dovranno garantire il livello di assistenza cui i cittadini erano abituati. Certo dobbiamo razionalizzare e riorganizzare». L'assessore regionale al welfare Guido Bertolaso oggi era in visita alla casa di comunità di Cassano, poi si è recato a Ferno.
Nella prima tappa è tornato sul tema del nuovo ospedale di Busto e Gallarate, al centro di polemiche nella seduta del Consiglio regionale di ieri (LEGGI QUI). Bertolaso, accolto dal sindaco Pietro Ottaviani e dalla giunta, oltre che dai vertici di Asst Valle Olona, ha risposto a una domanda sulla mozione, solo parzialmente accolta in Consiglio regionale, su "significative funzioni sanitarie" da mantenere nelle aree oggi occupate dagli ospedali di Busto e Gallarate, anche dopo la partenza della struttura a Beata Giuliana: «Anche se l’obiettivo di certe iniziative politiche può essere condiviso, queste iniziative hanno nelle loro premesse considerazioni negative o censure rispetto al lavoro che è stato fatto e che si sta facendo. Non possono essere accolte da tutte le forze politiche presenti in Consiglio regionale. Sono attività politiche che nulla hanno a che vedere con le priorità tecniche e operative che dobbiamo portare avanti in modo indipendente».
L'esponente della giunta Fontana ha anche commentato: «Conta il fattore umano, contano le persone. Qui, dall’inizio di quest’anno, con la nuova direzione strategica mi pare che abbiamo cambiato pagina e impostato un percorso nuovo, più diretto e puntuale, per dare risposte alle ansie, ai problemi e ai desideri dei cittadini. Conto su questo vertice giovane, ambizioso, motivato».
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