ATS Insubria ha approvato un progetto sperimentale della durata di un anno rivolto a pazienti ospedalieri con quadro clinico stabilizzato e dimissibili, di età superiore ai 65 anni, residenti sul proprio territorio ed in attesa del completamento di interventi di adeguamento abitativo, di reclutamento di personale di assistenza o in attesa di inserimento in una struttura sociosanitaria.
Hanno aderito alla progettualità otto RSA distribuite in maniera uniforme nei territori di Como e Varese per un totale di 33 posti letto disponibili, garantendo una accessibilità prossima e diffusa su tutta l’area di competenza di ATS.
L’iniziativa persegue l’obiettivo di offrire un reale supporto alle famiglie e, al contempo, di ridurre la pressione sugli ospedali liberando posti letto per acuti occupati da pazienti dimissibili, ottimizzando così le risorse del Sistema Sanitario e Sociosanitario. Al momento della dimissione, ai pazienti idonei e alle loro famiglie, viene offerta la possibilità di usufruire di un ulteriore periodo di degenza presso una delle suddette RSA, a cui aderire volontariamente.
«Questo progetto rappresenta un’evoluzione concreta nella presa in carico delle persone anziane e fragili a cui stiamo lavorando da tempo – spiega Enrico Tallarita, Direttore Sociosanitario di ATS Insubria – coordinando ospedali, RSA e famiglie in un percorso organizzato e condiviso finalizzato ad offrire una risposta concreta e fattiva a un bisogno reale».
Il ricovero, dalla durata di un minimo di otto sino ad un massimo di trenta giorni prorogabili in casi particolari di altri quindici, è sostenuto economicamente con risorse messe a disposizione dall’Agenzia, basate su un finanziamento regionale dedicato pari a 832.200 euro, per la partecipazione alla quota sanitaria mentre, a carico delle famiglie, la quota alberghiera pari a 60 euro giornaliere.
A seguito del finanziamento regionale ATS ha emesso un bando sui progetti innovativi a cui hanno partecipato un pool di RSA. Le strutture che hanno aderito al progetto sono distribuite in modo omogeneo per garantire accessibilità diffusa: la scelta di aderire al servizio è volontaria e viene comunicata direttamente ai pazienti e ai familiari tramite una lettera consegnata al momento della dimissione. Ospedali e famiglie devono attivare il percorso entro 24 ore dalla conferma della presa in carico.
Luca Trama, direttore de “La Provvidenza” e presidente provinciale UNEBA Varese, sottolinea: «Abbiamo scritto un capitolo nuovo nella collaborazione tra strutture sociosanitarie e sistema ospedaliero. La nostra adesione nasce dalla volontà di offrire un sostegno concreto alle famiglie per garantire ai pazienti fragili un percorso di dimissione protetta, che non li lasci soli in un momento tanto delicato. Questo progetto dimostra che il lavoro di squadra può costruire risposte innovative e tempestive per i bisogni emergenti».
Emanuele Monti, presidente della Commissione regionale Sostenibilità sociale, casa e famiglia, interviene così: «Questa sperimentazione rappresenta un passaggio davvero strategico verso un modello di presa in carico più vicino alle persone e alle comunità su cui lavoriamo da tempo in molte direzioni. Regione Lombardia ha creduto e investito in questo progetto perché consente di ridurre la pressione sugli ospedali e, al tempo stesso, di accompagnare i pazienti e le loro famiglie in un percorso di continuità assistenziale. È un esempio operativo di come la rete sociosanitaria lombarda sappia innovare, rinnovarsi e rispondere con efficacia alle esigenze dei cittadini».
«Il valore aggiunto di questo progetto – dichiara Salvatore Gioia, Direttore Generale dell’Agenzia – rappresenta la forza della rete che, qualificata e condivisa tra le strutture del territorio, sulla base di una adesione volontaria delle stesse, risponde tempestivamente alle esigenze emergenti dei pazienti fragili» ed il progetto ha già mosso in questi giorni i primi passi attraverso l’inserimento dei primi tre pazienti.
Le RSA partecipanti alla progettualità, capofila RSA Villa Puricelli di Bodio Lomnago (VA), sono: Casa di riposo Cesare ed Emilio Prandoni Onlus – Torno (CO), Fondazione Rsa Garibaldi e Pogliani Onlus – Cantù (CO), Fondazione Monsignor Gerolamo Comi – Luino (VA), Residenza Ai Pini – Arcisate (VA), Residenza Prealpina – Laveno Mombello (VA), RSA San Giacomo – Tradate (VA) e RSA La Provvidenza – UG1 – Busto Arsizio (VA).














