«Come ti senti nel ricevere questo premio, il premio intitolato a Giancarlo Castiglioni?». Lo ha chiesto Sergio La Torre, presidente del Panathlon Club La Malpensa, a Giancarlo Agazzi, anima del Team Valle Olona e del Valle Olona Day, un lungo percorso alle spalle nell’organizzare manifestazioni, sostenere società, creare occasioni di crescita per gli atleti. Risposta: «A dire la verità, mi fa piacere. Dopo tanti anni di sport e volontariato, è una bella soddisfazione». Poche, semplici parole, quasi a dimostrare la fondatezza dell’assegnazione. Agazzi ha dato il suo prezioso contributo a tante discipline: calcio, volley, naturalmente ciclismo. Lavorando prevalentemente lontano dalla luce dei riflettori. «Siamo gente di fatica» ha sintetizzato a margine della premiazione, prima di aggiungere un cenno alla fatica attuale, l’organizzazione dei Campionati italiani Amatori Master di ciclismo (vedi QUI): «Arriveranno 300 atleti, forse di più. Siamo pronti, ma è sempre un’incognita».
Nella cerimonia del "Panathlon day" a Legnano, villa Jucker (vedi anche QUI, foto in fondo, presenti, fra gli altri, il sindaco, Lorenzo Radice, e l’assessore allo Sport, Guido Bragato, il Tenente Colonnello dei Carabinieri Andrea Poletto, le società di basket femminile di Canegrate e Pro Patria Hupac, il motociclista Leonardo Abruzzo), il Panathlon La Malpensa ha assegnato la Fiamma Panathlon – Sergio Allegrini a Dino Meneghin. Voce arrochita, il gigante del basket ha spiegato in un video l’impossibilità di presenziare alla cerimonia a causa di un malanno. «Troveremo il modo di consegnargli il riconoscimento di persona» hanno precisato La Torre e il past president, Giovanni Castiglioni.
Riconoscimento Fair Play al giornalista (Motosport, Gazzetta dello Sport ed eco di Bergamo, esperienza anche all’Ufficio stampa della Pro Patria) Giovanni Cortinovis. L’autore di “North West 200”, libro dedicato alla corsa motociclistica su strada nel profondo nord irlandese, raccoglie con la sua opera fondi da destinare all’acquisto di un defibrillatore da installare in un “luogo del cuore”, in Val Serina, e ha promosso la sua pubblicazione anche con un’inserzione apparsa nientemeno che a Times Square, New York. «La North West 200 è una corsa affascinante che gli irlandesi vivono un po’ come noi viviamo il Giro d’Italia. Non tifano mai contro, sempre a favore dei partecipanti. Che gareggiano spalla a spalla, anche in 70 o 80».
Altro premio Fair Play all’allenatore di calcio Rocco Amendolara, oggi alla Folgore, tecnico che ha costruito un rapporto speciale con un suo giocatore, morto per un gesto volontario. Un impegno, nello sport e oltre lo sport, riconosciuto dalla famiglia dello scomparso. «Con lui c’è sempre stato qualcosa di speciale, una chimica che non si può spiegare» ha ricordato Amendolara, in seguito allenatore per il fratello del suo “amico fragile”.
Messaggi di speranza e applausi scroscianti con Ion Canegrati, giovane pattinatore dell’Accademia Bustese costretto sulla sedia a rotelle da un incidente (ha intrapreso il percorso per diventare allenatore), premiato dal Panathlon Club Monza, e per Carmen Galli, infaticabile presidente della Castoro Sport, realtà che coltiva il talento di atleti con disabilità. A sua volta vittima di un grave incidente, si sposerà, a sorpresa, a breve: «Sentivo dire, intorno a me, che non ce l’avrei fatta. Io ho avuto la certezza che ne sarei uscita. Sono qui. E faccio ancora programmi a lungo termine».