Una vita che tenacemente va avanti, fa i conti con un passato doloroso, si propone agli altri. Perché un’esperienza drammatica, seppure con i suoi strascichi dentro e fuori le aule di tribunale, dentro e fuori gli ospedali, ha tanto da conividere e insegnare. Quello di Nicolò Maja è nome indissolubilmente legato alla strage di Samarate. E, sempre più, a ciò che, dopo fatti terribili, è accaduto dopo. Di recente, il ritorno a una passione mai venuta meno, quella per il volo («Mia mamma e mia sorella hanno volato con me» ha dichiarato, all’aeroclub Varese, dopo il ritorno tra le nuvole e l’atterraggio, vedi QUI). Oggi, accompagnato dai nonni Ines e Giulio e da Mariella Meucci, su invito della dirigente scolastica delle Scuole Orlandi, Raffaella Ferrari, Nicolò ha partecipato a un incontro organizzato con le classi seconde e terze.
Presente il sindaco, Pietro Ottaviani, che ha modificato l’agenda dei suoi impegni per non mancare all’appuntamento. «Il progetto di Nicolò prevede la sua presenza nelle scuole della Provincia per sottolineare, nonostante i momenti bui che la vita ci riserva, come la forza di volontà ed il coraggio permettano di sollevarci ed affrontare a viso aperto quello che la vita ci presenta» il commento dopo un incontro che ha generato grande emozione e grande attenzione, sia da parte degli alunni che di tutto il corpo docente.