Posti pressoché esauriti e cittadini interessati: nella tarda di mattinata di sabato 18 maggio, ben prima dello stop alle visite previsto nel pomeriggio, Paolo Montani e Andrea Tugnoli, presidente e Ad di Agesp Energia, potevano già definire un successo l’open day alla centrale di via Marco Polo. Iniziativa rientrante in un più ampio programma di visite già sperimentato da Acinque (che di Agesp Energia ha acquisito il 70 per cento).
«Il teleriscaldamento – è entrato nel merito Tugnoli – garantisce sicurezza, alto rendimento e ridotte emissioni di Co². Scopo di questa giornata è coinvolgere e rendere consapevoli. Fra l’altro in un momento importante, tra finanziamenti legati al decreto energia sbloccati, l’obiettivo di collegare il teleriscaldamento con il termovalorizzatore di Neutalia e la necessità di dare sempre più concretezza a concetti come economia circolare e sostenibilità».
Paolo Montani, ringraziati i dipendenti, dai tecnici agli amministrativi, che si sono messi a disposizione per l’open day, ha toccato il tema del collegamento con il termovalorizzatore: «Il piano sarà illustrato a tutte le realtà coinvolte nei prossimi mesi. Ci teniamo: sostenibilità e risparmio energetico sono al centro dell’interesse, per Agesp come per Acinque».
A Busto, il servizio di teleriscaldamento è in funzione dall’ottobre del 2010. È alimentato da una centrale cogenerativa, ossia capace di produrre sia energia termica che energia elettrica utilizzando come combustibile il gas metano. La potenzialità è di 35 MW termici e 5,4 MW elettrici.
La rete attuale si sviluppa per oltre 18 chilometri e serve 2.000 famiglie, attività commerciali, impianti sportivi (piscine Manara, palestre, pista di pattinaggio), i maggiori edifici pubblici locali (municipio, Poste Italiane, Ferrovie Nord, Teatro Sociale, Guardia di Finanza, Polizia di Stato, ASL, INAIL) e circa 300 aule scolastiche fra istituti pubblici e privati.
Complessivamente è di oltre 1 milione di metri cubi la volumetria riscaldata. L’impianto di cogenerazione, che alimenta la rete di teleriscaldamento, eroga 37 milioni di kWh di energia termica e immette in rete 20 milioni di kWh di energia elettrica ogni anno.
Questo processo è più efficiente della produzione separata di elettricità e calore, riducendo il consumo complessivo di combustibili fossili e le emissioni inquinanti.
Affidabilità e continuità del servizio sono garantite da sistemi di automazione e controllo che monitorano h24, 365 giorni l’anno, lo stato della centrale, della rete e delle sottostazioni installate presso gli edifici, così da intervenire tempestivamente in caso di anomalie o guasti.
Il teleriscaldamento è particolarmente sicuro perché a caldaia è sostituita da uno scambiatore di calore che, grazie all’assenza totale di combustibili (nell’impianto circola solo acqua calda) e di fiamme libere non presenta pericoli di incendio o di esplosioni.