Dopo Cristina D’Avena che ha fatto ballare e cantare tutta MalpensaFiere ieri pomeriggio (LEGGI QUI), oggi l’ospite d’eccellenza alla Milano Comics&Games è stato Rocco Siffredi, che ha avuto subito un pensiero appena salito sul palco: «Tanti auguri a tutte le mamme qui presenti».
Incalzato dalle domande, ha parlato di felicità: «Quello che mi manca è quella felicità che non c’è più, che avevo tanti anni fa, in cui il mondo era più bello. Non è un messaggio negativo, è un messaggio che mi traspare nell’umanità: più solitudine grazie ai social».
Una cosa che non riscontra solo nella vita di tutti i giorni, ma anche al lavoro: «C’è sempre meno umanità, anche sui set: arrivano i ragazzi con i cellulari, le ragazze solo i selfie, non si parlano, non si dicono neanche più buongiorno e io ho difficoltà a spiegargli cosa vorrei».
«Il mondo si sta dirigendo verso qualcosa che io chiamo pre futuro - aggiunge - Oggi vedo che i ragazzi fanno tanta difficoltà. I social non ti fanno pensare a te stesso, ti fanno pensare attraverso altro, e questo è bruttissimo».
E sul perché accade questo in Italia: «La chiesa è la scusa, io direi che questo discorso lo dobbiamo fare ai genitori. Io non ho mai ricevuto educazione sessuale da mio papà, lui ha iniziato a parlarmi di sesso come se io fossi un professore, quando aveva 75 anni ed era lui che era più a suo agio di me».
Come comportarsi dunque, nel ruolo dei genitori? «Fare quello che abbiamo fatto noi - ha detto - a parte che con me era troppo evidente, però mia moglie è stata molto brava perché fin dall’inizio ha parlato apertamente di tutto. Non bisogna vergognarsi mai e soprattutto se qualcuno dei vostri figli dimostra che gli piace qualcosa che a voi non fa tanto piacere, vi dovete aprire e volere la felicità dei vostri figli, perché è l’unica arma vera per combattere l’ignoranza»
Poi, indicato spesso come il “maschio alfa”, ha voluto rispondere ad alcune accuse rivolte al mondo dei film porno: «Noi facciamo entertainment per adulti. Quello che facciamo noi può essere il problema, perché effettivamente lo puoi fare, non ammazzi nessuno e ti sembra che quella ragazza sia propensa a quella roba lì, ma non tutte le ragazze che incontri sono pornostar e hanno deciso di fare quella cosa lì».
Ma, secondo Siffredi: «Chi ha rovinato il porno sono quei siti gratuiti che hanno dato la possibilità a tutti quanti di mettere materiale senza controllo, con minori e con noi hanno fatto di tutta l’erba un fascio».
Poi la risposta diretta a Lilli Gruber: «Io 5 anni fa dissi “attenzione perché stiamo crescendo una generazione di pornostar” e il problema è arrivato. Questo è stato l’innesto della generazione confusa che abbiamo oggi, perché i pornografi hanno sempre dovuto rispettare le regole che invece sul web non ci stanno. La signora Gruber non può dirmi “maschi, machismo", ce l’ha con gli uomini e dice “le donne son tutte vittime”. Il 99.9% di OnlyFans è gestito da profili femminili, il porno moderno è gestito tantissimo da donne, sono venute alla ribalta e hanno fatto benissimo».
Se non avesse fatto il pornoattore, Rocco Siffredi, cos’avrebbe voluto fare? «Avrei voluto fare il pilota di elicottero, dai 6 a 9 anni io sognavo di volare tutte le notti. Io avevo imparato a volare salendo sui muretti, cadendo e facendomi male. A 9 anni sognavo di diventare un uccello».
In Breve
lunedì 12 maggio