FOTO. L'involuzione della specie: come un'opportunità per i cittadini diventa una discarica

Piazza Mercato, angolo via Gaeta a Busto Arsizio: ieri, accanto al contenitore messo a disposizione da Agesp per i rifiuti tessili (abbigliamento, scarpe e affini), compariva un carrello con dentro altro immondizia. Era già un brutto spettacolo, ma la storia recente cittadina ci ha dimostrato che si può sempre peggiorare. 

Regola confermata oggi, l'involuzione della specie: il contenitore era circondato da altri rifiuti, nemmeno tessili (che pur non dovevano essere abbandonati in quel modo) bensì di varia natura: da uno stendino alle stoviglie, a quello che ci è parso essere un resto di decorazioni natalizie, tipo finti rami di pino.

Purtroppo in questa zona si è abituati a tale comportamento: abbiamo documentato a più riprese come poco più in là diversi cestini di Sant'Edoardo (primo rione ad affrontare l'onere e onore dei sacchetti con microchip) siano diventati la pattumiera di casa per i soliti noti (LEGGI QUI). 

La domanda resta la medesima, con uno spiraglio: gli incivili possono sempre farla franca? Si invitano i cittadini a segnalare. Eppure quelli che colpiscono sempre nello stesso punto, dovrebbero anche essere facilmente rintracciabili con le fototrappole.

Di più. In questo esatto punto di piazza del mercato constatiamo la presenza delle telecamere: ce le mostra un cittadino indignato. Ne consegue la convinzione che chi ha deturpato questa piazzola, abbandonando l'immondizia sull'erba attorno al contenitore di Agesp, sarà multato e servirà da lezione a tutti. Ci aspettiamo presto le sanzioni e che per colpa di pochi Busto mostri questo volto deplorevole in troppi punti della città.