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Valle Olona | 14 aprile 2024, 10:00

Vittorio Landoni saluta Gorla Minore: «Ho sempre cercato di ascoltare tutti»

«Con me rimarranno i momenti nei quali ho conosciuto tutte quelle persone con cui ho collaborato siano esse associazioni o figure singole; ce ne sono tante, alcune delle quali hanno segnato il mio modo di essere, sono i rapporti umani quelli che porterò con me» spiega il primo cittadino

Vittorio Landoni saluta Gorla Minore: «Ho sempre cercato di ascoltare tutti»

Dopo 10 anni alla guida del paese Vittorio Landoni lascia Villa Durini; il sindaco di Gorla Minore, infatti, ha deciso di rinunciare alla possibilità di candidarsi per un terzo mandato, rimanendo però a disposizione del gruppo di maggioranza per supportare la squadra in caso di necessità.

«Concludo perché nella vita ci sono dei momenti che è importante saper leggere – spiega il primo cittadino – credo di avere dato tanto in questi anni, ed è ora di fare un passo indietro.
Ricordo quando ho iniziato come assessore allo sport, la tensione che mi portavo dentro causata dalle cose da fare, le uscite, le manifestazioni, che per me erano nuove; oggi dopo vent’anni credo di aver metabolizzato tutto questo e di essere un po’ più disteso e tranquillo, cosciente di aver fatto tutto quello che potevo fare, e anche se le idee e i sogni sono ancora tanti è importante leggere bene i tempi e capire quando è il momento di lasciare».

Un passo indietro, dunque, con però la consapevolezza di consegnare a chi verrà dopo di lui un’eredità importante; «Lascio un comune con 5 milioni di avanzo di bilancio – prosegue Landoni – con tante opere eseguite, anche in questi difficili cinque anni, e tante idee ancora da realizzare, che però è giusto lasciare a chi verrà dopo di me».
Un percorso positivo, quello raccontato dal primo cittadino gorlese, caratterizzato soprattutto dai rapporti intrecciati con le tante persone che vivono appieno il paese, e che con il loro impegno e il loro lavoro contribuiscono a renderlo vitale e accogliente per tutta la comunità.

Tanti i risultati raggiunti, che ancora oggi danno i loro frutti grazie anche alle tante associazioni e iniziative che proseguono con entusiasmo il percorso intrapreso insieme all’amministrazione; «Noi siamo qui anche per questo – sottolinea il sindaco – per leggere ciò che arriva dalla società e cercare di dare compimento a queste necessità».

Sicuramente questo modo di intendere l’amministrazione è stato fondamentale anche e soprattutto durante gli anni della pandemia, che hanno visto la comunità attivarsi per cercare di rispondere al meglio alle necessità di tutti i gorlesi: «In quel periodo in tanti si sono avvicinati alla Protezione Civile e alle altre realtà del paese per dare una mano – ricorda Landoni – poi, però, c’è stato un rimbalzo quasi negativo, è stato difficile continuare a quel livello, anche se in occasione di altri eventi, come ad esempio l’alluvione in Emilia Romagna, si è messa in moto ancora una bella sinergia tra le tante realtà del paese per aiutare chi si trovava in difficoltà.
I semi ci sono, in questi anni sono stati piantati all’interno della comunità, l’importante è riuscire a coltivarli e a tenerli insieme, questo era il compito che mi ero dato».

In questi anni, però, non sono mancate anche delle difficoltà, che hanno reso più impervio il percorso di chi amministrava il paese: «Abbiamo sofferto molto il non poter ampliare l’organico – evidenzia il primo cittadino – le incombenze burocratiche sono troppe e avrei voluto poter assumere almeno 5 persone in più; questo non è possibile e bisogna cercare di fare quel che si può, ma senza riuscire ad arrivare a tutte le cose che abbiamo in mente, soprattutto per quanto riguarda gli appalti.
In prospettiva, infatti, bisognerà capire come intervenire sul patrimonio comunale Erp danneggiato dalla grandinata dello scorso anno, e l’accumulo di burocrazia da gestire lo rende più difficoltoso; sulle case comunali, infatti, avrei voluto fare di più, ma non ce l’abbiamo fatta».

Se alcune opere non hanno visto la luce, altre invece sono andate a buon fine: «Abbiamo asfaltato quasi tutte le strade – rimarca Vittorio Landoni – abbiamo creato una nuova piazza, riqualificato una via e le vasche, seppur criticate, erano necessarie ai fini della sicurezza del territorio e di alcune aziende.
Inoltre siamo riusciti a mantenere la piscina per un anno sino all’arrivo di un nuovo gestore e siamo ripartiti riaprendo le sue porte a tutti; credo che tante cose siano state portate avanti, e non so se si sarebbe riusciti a far di più».

Vittorio Landoni non si ricandiderà per un terzo mandato, ma rimarrà di supporto al suo assessore Fabio Lorvetti restando all’interno della lista: «È opportuno che si riconosce di aver fatto un percorso e si capisca quando è il momento di lasciare affinché nuove energie possano essere immesse nella comunità».

Una comunità che, negli ultimi anni, ha sempre trovato in comune una porta aperta ed un sindaco disposto all’ascolto: «Spero di aver lasciato l’immagine di una persona disponibile – si augura il primo cittadino – che abbia sempre provato ad ascoltare tutti; qualsiasi persona che mi ha cercato non si è mai vista chiudere la porta in faccia ed è sempre stata ben accettata.
Ho sempre cercato anche di mettermi nei panni dell’altro per capire quali erano davvero i bisogni di chi mi trovavo di fronte, ma è difficile rispondere a tutto e a tutti, perché si crede che il sindaco abbia poteri illimitati, ma di fatto sono molto limitati».

Dieci anni intensi, dunque, ricchi anche di momenti che rimarranno per sempre nel cuore di chi li ha vissuti: «Con me rimarranno i momenti nei quali ho conosciuto tutte quelle persone con cui ho collaborato – conclude Vittorio Landoni – siano esse associazioni o figure singole; ce ne sono tante, alcune delle quali hanno segnato il mio modo di essere, sono i rapporti umani quelli che porterò con me.
Ci sono persone importanti che segnano la tua vita e ti aiutano a crescere, dalle quali porti via un pezzo di che per sempre farà parte di te».

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Loretta Girola e Marilena Lualdi

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