Dopo aver rinunciato a ripresentarsi alla scadenza del suo primo mandato in occasione delle amministrative del 2019, Marco Scazzosi (commercialista, 62 anni) ha deciso di candidarsi alle prossime elezioni alla guida di una coalizione di centro destra con una componente civica.
Dopo 5 anni ha deciso di ricandidarsi, qual è stata la molla che l’ha spinta a scendere ancora in campo?
«In realtà sono stati più elementi – spiega Scazzosi – c’è stata una convergenza sul mio nome da parte delle forze che si sono aggregate all’interno di questa lista, e questa è stata una delle molle; l’altra è stata la consapevolezza che mi è arrivata dai cittadini.
In questi ultimi mesi, da quando sono iniziate ad uscire le prime indiscrezioni sulla mia possibile candidatura, ho avuto tante riconoscenze di stima da moltissimi marnatesi, e anche questo ha contribuito a farmi accettare la proposta del gruppo che si è formato».
Lei ha un passato nel salto in alto ed è stato già sindaco dal 2014 al 2019; per fare un’analogia, rispetto al quel mandato dove vorrebbe alzare l’asticella? Che impronta diversa vorrebbe dare?
«Il fatto di aver avuto, ai tempi del militare, un passato in atletica, e di aver superato l’asticella più volte, raggiungendo anche dei buoni risultati – prosegue l’ex primo cittadino – è un po’ una caratteristica che mi è rimasta anche nella vita lavorativa, che mi ha portato a cercare di raggiungere sempre nuovi obbiettivi.
In campo amministrativo aver fatto ben 5 legislature, ottenendo anche sempre un consenso a livello popolare, credo sia la testimonianza concreta del mio impegno; ho sempre cercato, nel limite del possibile di dare qualcosa per il nostro paese.
Gli obbiettivi sono sempre tanti, ma bisognerà fare i conti con quelle che sono le finanze disponibili e le realtà che troveremo».
Qui ci sarà una sfida in famiglia che la vedrà contrapposto a sua cognata, cosa ne pensa?
«È una cosa che è già successa altrove – commenta Scazzosi – non è una novità, ma credo che si tratti di due aspetti della vita totalmente slegati tra di loro.
I rapporti personali sono una cosa, l’eventuale contrasto a livello amministrativo un’altra; ognuno presenterà quelli che sono la propria squadra e i propri progetti e saranno gli elettori a scegliere quale riterranno più adeguato».
State definendo la squadra, ci sarà un mix equilibrato tra esperienza e giovani o la bilancia penderà da una parte precisa?
«Stiamo lavorando sia sui programmi che sulla squadra – conclude l’ex sindaco – chiaramente l’ossatura c’è, alcune persone sono state coinvolte ed il gruppo va ben oltre ai 12 candidati di lista; ci sono tantissime altre persone che ci stanno aiutando e che si impegneranno per la campagna elettorale e le fasi successive.
Anche in tutte le altre tornate elettorali si è sempre cercato di fare un mix tra individui che abbiano esperienza, cosa importantissima in campo amministrativo, e nuovi candidati che possano entrare, e crescere, per portare esperienze fresche.
Anche questa volta è stato così, perché, come io stesso ho vissuto sulla mia pelle, il primo mandato serve proprio per capire come funziona la macchina amministrativa, e questo è molto importante in una prospettiva futura».
Loretta Girola