Non ci si ferma alle diversità: al Museo del tessile si va “Oltre il sentiero blu” e oggi - sabato 6 aprile - si festeggia la Giornata della consapevolezza sull’Autismo (2 aprile). In mattinata il convegno “Autismo: dalla diagnosi precoce alla presa in carico integrata sul territorio”, a seguire tanti laboratori e giochi.
L’iniziativa si inserisce nel progetto biennale “Aut Aut”, che l’Amministrazione Comunale di Busto Arsizio ha promosso lo scorso anno. Il programma prevede l’organizzazione di eventi di sensibilizzazione, avvicinamento agli animali, screening e tante altre attività.
«La sensibilizzazione è fondamentale - sottolinea Daniela Cerana, Assessore alle Politiche Educative - perché l’autismo non è una malattia, ma porta ad esprimersi in modo diverso. È importante che tutti capiscano quali sono i linguaggi degli altri. Così la convivenza sarà migliore. Dobbiamo liberarci dai pregiudizi perché questi ragazzi possono fare le stesse attività di tutti gli altri, alcune con più difficoltà, altre meglio dei normodotati.
Siamo tutti diversi - continua - e non ci devono essere preconcetti verso chi ha delle fragilità. L’obiettivo di oggi è proprio quello di stare tutti insieme a giocare e divertirsi, per dimostrare le differenze stanno più negli occhi di guarda. La diversità non è qualcosa di negativo, ma è una ricchezza».
La festa di oggi aveva proprio l’obiettivo dell’inclusione: tutti i bambini - affetti da disturbi dello spettro autistico e non - hanno potuto cimentarsi insieme nelle numerose attività proposte nelle sale gemelle e nel giardino quadrato del Museo. Tutti si sono divertiti a preparare la pasta, giocare al minigolf, fare yoga, partecipare a laboratori musicali e creativi, con la danzaterapia, il karaoke, il truccabimbi, percorsi di agilità e perfino la pet therapy con pony e cani.
Anche il convegno della mattina è stato un successo, con oltre 200 uditori. «È stato partecipato, interessante e formativo - afferma Daniela Cerana - ma soprattutto molto utile in termini pratici». I temi sono stati la diagnosi precoce, i percorsi offerti dall’Asst valle Olona, lo screening, il supporto alle famiglie e lo sviluppo di metodi di potenziamento per i ragazzi che ne hanno necessità.
Fondamentali per lo sviluppo dell’iniziativa - e collaboratori del progetto “Aut Aut” - sono stati alcuni enti del terzo settore, quali Liberi di crescere, Carolina Odv, Traide Sos Autismo e Aias.
Liberi di crescere organizza attività ludico-sportive, Carolina Odv promuove l’avvicinamento e la cura degli animali nelle scuole. Traide Sos Autismo si propone di aiutare i ragazzi con fragilità nelle attività motorie, ma soprattutto nella socializzazione e nell’autonomia. Aias sta svolgendo uno screening sul territorio per la diagnosi precoce, ma anche la formazione di educatori e attività di PCTO (Percorso per le Competenze Trasversali e l’Orientamento).