La sfida di Fratelli d’Italia per le elezioni europee in provincia di Varese è già partita. Dopo il convegno col capogruppo alla Camera Tommaso Foti e il coordinatore regionale lombardo Carlo Maccari tenutosi sabato scorso nel capoluogo (leggi qui), questa sera il circolo di Busto Arsizio ha organizzato ai Molini Marzoli un incontro con il giornalista, scrittore ed editore Francesco Giubilei, autore del libro “Follie ecologiste” che non fa sconti alle politiche dell’Unione Europea in quest’ambito.
Con lui Carlo Fidanza, capodelegazione di FdI al Parlamento europeo. «Il candidato più prestigioso del collegio Nord-Ovest»: così lo ha introdotto il coordinatore cittadino del partito, Alberto Falciglia. Che, a margine, ha precisato che nelle prossime settimane il circolo di Busto inviterà anche altri candidati. Questa sera in sala Tramogge c’era anche Marco Colombo, sindaco di Daverio da qualche giorno ufficialmente in campo per le europee col partito di Giorgia Meloni.
Al termine dell’incontro, il sindaco Emanuele Antonelli ha invitato Giubilei a tornare per approfondire queste tematiche: «I cittadini sono preoccupati ed è importante sapere come stanno le cose. E così avrai anche l’opportunità di vedere Busto».
Fidanza: «Cambiamo davvero l’Europa»
«Abbiamo vissuto cinque anni all’insegna delle “eurofollie” green – ha detto Fidanza a latere dell’incontro –. Dalla decisione di bandire i motori a scoppio dal 2035 per farci usare la macchina elettrica (che costa tantissimo e ci condanna a una nuova dipendenza dalla Cina che oggi produce le batterie), alle case green agli imballaggi. Cinque anni di attacco nei confronti della nostra manifattura, della nostra industria e della nostra agricoltura».
Guardando alle elezioni dell’8 e 9 giungo, Fidanza afferma che l’obiettivo di Fratelli d’Italia è quello di «confermare e se possibile migliorare il risultato delle politiche del 2022. Ed è soprattutto quello di cambiare l’Europa davvero, portando una maggioranza di centrodestra sul modello Meloni».
Intervenendo in sala Tramogge, l’eurodeputato ha definito l’appuntamento elettorale un «referendum tra chi vuole un deserto verde e chi difende produzione, industria, allevamento e agricoltura. Tutto quello che ha fatto grande il nostro continente e vuole continuare a farlo».
Antonelli: «Terrorizzato dalla legge sulle case»
A proposito del tema dell’incontro, il sindaco Antonelli ha sottolineato che «nel nostro piccolo, come città, abbiamo già dovuto fare parecchio: abbiamo costituito una comunità energetica con Camera di Commercio e tanti partner industriale. E siamo soci, direi fondatori, dell’hydrogen valley di Malpensa, anche con Sea. Questi interventi servono, ma sono contrario agli eccessi che colpiscono i cittadini». Di più, Antonelli si è detto «terrorizzato dalla nuova legge europea sulle abitazioni. Non so come potranno fare le persone in difficoltà. Io non penso a Greta ma a queste cose».
«L’ambiente, come la cultura, dovrebbe essere una tematica priva di ideologia, ma spesso la sinistra fa campagna elettorale su questo, credendosi l’unica interprete della verità», ha aggiunto la vicecoordinatrice provinciale di FdI Francesca Caruso. Che, da assessore regionale alla Cultura, ha definito gli attivisti di Ultima Generazione dei «vandali che imbattano il nostro patrimonio artistico. Ho ringraziato personalmente il ministro Sangiuliano per la legge che colpisce le loro azioni, contrarie allo spirito dell’ambientalismo».
Le «soluzioni per il conservatorismo verde»
Dello stesso avviso Giubilei: «Chi getta vernice contro un’opera d’arte o una statua non ha a cuore il concetto di bellezza. E chi si sdraia in autostrada bloccando chi deve andare a lavorare non ha a cuore il senso civico». Non solo: «L’ambientalismo del no a tutto è contrario anche alle vasche di laminazione che in alcuni casi avrebbero potuto calmierare gli effetti delle alluvioni».
«Il mondo della destra non deve pensare che l’ambiente sia un tema da lasciare alla sinistra, come avvenuto in passato con la cultura», ha insistito l’autore.
Fornendo anche alcune «soluzioni per il conservatorismo verde»: «Innanzitutto avere una visione che non sia anti-umana, che non vada a colpevolizzare sempre e comunque l’uomo». Quindi «la difesa dei piccoli e medi imprenditori, che oggi in Italia stanno subendo il costo della transizione ecologica e la concorrenza sleale delle industrie cinesi». E, da ultimo, «politiche ambientali a sostegno dei ceti sociali più deboli, colpiti dalle varie Aree B e C a Milano e dalla Ztl estesa a Roma».