Il mondo invisibile dell’adolescenza narrato e rappresentato dalla esperienza di chi con gli adolescenti lavora a vari livelli. Filosofarti dà voce e mostra l’invisibile dell’infanzia e dell’adolescenza con due eventi particolarmente dedicati a educatori, genitori, docenti e adulti che vogliano approfondire la tematica confrontandosi con professionisti del settore.
Si parte dalla proiezione del film Close alle Arti il 13 marzo sera – ore 21 – in collaborazione con il Festival dell’educazione.
Il film - diretto da Lukas Dhont, già noto per il fortunato Girl, dove affrontava il sommerso di un’adolescente alla ricerca della propria identità di genere – è stato presentato in concorso al 75° Festival di Cannes, dove ha vinto il Grand Prix speciale della giuria. Close è stato accolto positivamente dalla critica cinematografica sia per la sceneggiatura che per la direzione di Dhont, con particolare apprezzamento per la capacità del film di narrare il percorso di crescita dall’infanzia all’adolescenza dei protagonisti.
Il cast del film è stato elogiato dalla critica, in particolar modo l'interpretazione di Gustav De Waele e Eden Dambrine. Il film verrà introdotto da Cristina Boracchi ma soprattutto si avvarrà delle testimonianza competenti degli operatori di La Banda Coop nell’ambito del Festival dell’Educazione e di ragazzi e ragazze che narreranno il proprio vissuto interiore.
“Sono come una porta di vetro trasparente”
“Sono come una porta di vetro trasparente” è invece il titolo delle conferenza-spettacolo che dedica una serata alla Fenomenologia dell’adolescenza fra invisibile e visibile che viene proposto in Filosofarti il 14 marzo alle 20-.45 nella Sala Polivalente Giovanni Paolo II a Somma Lombardo (Via Marconi 6).
L’evento, che è a ingresso libero, è proposto dall’Ordine degli Psicologi della Lombardia e nasce dal desiderio di raccontare il mondo dell’adolescenza partendo dalle parole e dallo sguardo dei ragazzi e delle ragazze su di sé, sulle relazioni e sul mondo che li circonda.
Verrà pertanto utilizzato un doppio linguaggio, quello teatrale e quello psicologico. Michela Prando, attrice e pedagogista, interpreterà brani di un copione originale nato all’interno laboratori teatrali nelle scuole che lei stessa conduce in cui sono raccolti i racconti e le parole dei ragazzi e delle ragazze.
Marta Malacrida, psicologa e psicoterapeuta, come una voce narrante, in contrappunto oppure in sovrapposizione al copione, proporrà chiavi di lettura per interpretare e comprendere al meglio le parole dei ragazzi e delle ragazze. Molti i temi su cui si proverà a riflettere insieme: il bisogno di essere visti, la bellezza, il tempo, il corpo, la verità.
Sono gli adolescenti stessi a definirsi come una “porta di vetro trasparente”, metafora potente della loro fragilità ma anche del desiderio e della fatica nel sentirsi visti davvero.
Durante la serata sarà come stare il più vicino possibile a questa porta di vetro e spiare al di là cercando il modo migliore per accostarsi e farsi le domande giuste.