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Valle Olona | 11 marzo 2024, 16:15

La clinica mobile per le visite senologiche fa tappa a Castellanza

Il primo fine settimana di aprile le donne di età inferiore ai 45 e superiore ai 74 anni residenti in città potranno accedere gratuitamente alla struttura realizzata dal gruppo Gnodi grazie al progetto voluto dall’amministrazione e dalla Lilt

La clinica mobile per le visite senologiche fa tappa a Castellanza

Dal tumore al seno si guarisce nel 90% dei casi, e se la diagnosi è precoce la guarigione è praticamente una certezza. Per questo è importante sottoporsi con regolarità a visite di controllo, che permettono di individuare il prima possibile l’insorgenza di eventuali patologie.
È in questo contesto che si inserisce la nuova iniziativa promossa del comune di Castellanza in collaborazione con Lilt, rivolta tutte le residenti di età inferiore ai 45 e superiore ai 74 anni, che il 6 e il 7 aprile avranno l’occasione di effettuare una visita senologica gratuita all’interno della speciale unità mobile su ruote, realizzata in esclusiva su un brevetto di Mobile System del Gruppo Gnodi di Somma Lombardo, che sarà posizionata di fronte a palazzo Brambilla.

«Stiamo lavorando ormai da mesi per organizzare quest’iniziativa, e devo ammettere che non è stato semplice concretizzarla – spiega il sindaco Mirella Cerini – e anche per questo siamo molto felici di poterla finalmente annunciare alla cittadinanza.
L’obbiettivo era quello di agevolare l’accesso alle visite di prevenzione, in questo caso particolare destinate alla popolazione femminile, ampliando ed implementando la collaborazione che ormai da diversi anni abbiamo in atto con LILT».

Un progetto che è stato possibile attuare grazie al contributo dei donatori, tra cui la Concessionaria Paglini di Castellanza, che hanno creduto nella proposta dell’amministrazione e hanno voluto fare la propria parte per la salute e il benessere delle proprie concittadine.

«La prevenzione è l’arma più importante che abbiamo nella battaglia contro i tumori – sottolinea il Presidente della LILT Associazione Provinciale di Varese, Ivanoe Pellerin – nel 2023 i nuovi casi di tumore al seno sono stati ben 55700, e non si può negare che si tratti di numeri che fanno veramente riflettere.
La buona notizia è che per questo tipo di patologia il tasso di guarigione è del 90%, e, nel caso di diagnosi precoce, questa percentuale si trasforma quasi in un certezza di esito positivo; è per questo che siamo convinti che, abbinando uno stile di vita sano ai controlli periodici e ai trattamenti a nostra disposizione, che sono sempre più efficaci, potremo presto raggiungere l’obbiettivo di trasformare questa malattia da mortale in cronica, intesa come una patologia con la quale si potrà convivere con una buona qualità della vita».

Chi vorrà usufruire di una delle circa 80 visite disponibili nel primo fine settimana di aprile potrà prenotare, a partire da lunedì 25 marzo, chiamando il numero 366.9354656 (Lilt) dal lunedì al venerdì dalle ore 8.30 alle ore 12.
Sull’unità mobile i medici presenti effettueranno una visita senologica e, se necessario, un’ecografia a una mammografia; gli esiti saranno consegnati immediatamente alle pazienti e, qualora si rivelasse qualche anomalia, la LILT prenderà direttamente in carico il caso, accompagnando le donne nel percorso diagnostico e di cura presso la Breast Unit di competenza.

«Quando ho iniziato a esercitare – ricorda il dottor Luigi Maggioni, consigliere comunale – si tendeva a scoprire questa malattia solo in fase avanzata, e il tasso di mortalità era del 90%, si trattava, per la maggior parte dei casi di una condanna.
Il fatto che oggi lo stesso tasso si possa invece riferire alla guarigione è un dato molto importante, che, tra le altre cose, testimonia come la prevenzione e la diagnosi precoce siano fondamentali».

Una certezza che spinge anche il vice sindaco Cristina Borroni a fare una riflessione: «Abbiamo voluto rivolgere quest’iniziativa alle donne con meno di 45 anni e al quelle con più di 74 perché si tratta delle fasce d’età escluse dagli screening di ATS.
L’appello per chi ha tra i 45 e i 74 anni è quello di aderire alla campagna e di rispondere in maniera positiva alle lettere di convocazione per il controllo mammografico periodico, poiché si tratta di un’opportunità che può letteralmente salvare la vita».

Ed è per questo che il gruppo Gnodi ha voluto prestare i suoi mezzi a questa campagna, per essere «un trait d'union tra l'attuale sistema sanitario nazionale, il pubblico, il privato e il terzo settore – conclude la dottoressa Irene Mesisca – il tutto a favore della collettività, creando valore e informazione attorno ad un tema di estrema e fondamentale importanza come quello della prevenzione, impegnandoci ogni giorno per renderla accessibile a tutte le donne».

Loretta Girola

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