Tra i luoghi più riconoscibili di Castellanza ci sono sicuramente i famosi Palazzoni di San Giulio, che dalla fine degli anni ’40 svettano lungo l’autostrada; si tratta di tra palazzi disposti a ferro di cavallo situati nell’omonima via, che per anni hanno ospitato numerose famiglie, rappresentando una vera e propria risorsa per la popolazione.
Il passare del tempo, però, ha influito pesantemente sulle costruzioni tanto da rendere necessario, circa una decina di anni fa, la loro chiusura, poiché gli appartamenti non erano più a norma, necessitavano di pesanti e radicali interventi con costi quasi improponibili.
Da allora i palazzoni, oggi inagibili, sono rimasti chiusi, e l’area, una volta piena di vita, è silenziosa e vuota; per questo l’amministrazione sta lavorando per fare in modo che questo cambi, tornado a farli diventare una preziosa risorsa per la città.
«Si tratta di una situazione molto complessa – ha spiegato il sindaco Mirella Cerini – che è stata anche oggetto di un workshop sulla rigenerazione urbana dell’università Cattolica di Milano, al quale hanno partecipato anche tutte le realtà del territorio, come caso emblematico di questo tipo di realtà.
Per risolvere il “problema” dei palazzoni di San Giulio, infatti, è necessario mettere in campo una serie di ragionamenti estremamente complessi, che tengano conto in primo luogo dei reali bisogni del territorio».
Ed è proprio da questa premessa che l’amministrazione sta partendo per individuare quale debba essere il futuro dell’area e quali siano gli interventi necessari da mettere in campo per renderla nuovamente fruibile ai castellanzesi.
Per qualche tempo sul tavolo c’è stata l’ipotesi di trasformali in una struttura di senior housing, ma ad oggi questa probabilità pare ormai superata.
«Stiamo cercando di capire se e come intervenire – ha proseguito la prima cittadina – partendo da una seria analisi a 360° della situazione, del mercato immobiliare e delle reali richieste del territorio e di chi vi abita.
Lo scopo di questo tipo di processo è quello di comprendere i reali bisogni della città e di trasformare qualsiasi opera si deciderà di realizzare in una reale e concreta risposta a queste necessità».
Una di queste potrebbe essere, ad esempio, determinata dal calo di popolazione che Castellanza sta vivendo negli ultimi anni; uno spazio vasto come quello occupato dai palazzoni, infatti, potrebbe rappresentare un’interessante risorsa per poter convincere nuove persone a trasferirsi.
«Uno dei bisogni che stanno emergendo è legato alla situazione abitativa dei giovani adulti e delle famiglie appena costituite – conclude il sindaco Cerini – è innegabile che su quel fronte e su quello dell’edilizia a loro dedicata è necessario mettere in atto una serie di politiche mirate per tornare a far crescere la città.
Castellanza deve invertire la rotta, e questa potrebbe essere l’occasione per fare proprio questo».