Il capogruppo consiliare del Partito Democratico Maurizio Maggioni interviene sul ritiro della delibera con le nuove norme “anti-pipì” dei cani, con il conseguente annullamento in extremis della commissione in cui si sarebbe dovuto trattare l’argomento divisivo per la maggioranza (leggi qui).
In una nota, l’esponente dem esprime il proprio malcontento per la scelta di «rifuggire dal confronto».
La nota di Maggioni
Le diverse opinioni tra alcuni Consiglieri comunali, che potrebbero essere stata la causa della cancellazione dalla Commissione, dovrebbero essere considerate un'opportunità e non un ostacolo ai lavori delle Commissioni e del Consiglio Comunale.
I regolamenti delle Commissioni e del Consiglio sono stati pensati esattamente per permettere il corretto e produttivo confronto tra opinioni differenti: una proposta di delibera può essere emendata, oggetto di diverse valutazioni nell'ambito dei lavori di Commissione, profondamente modificata e rinviata a nuovi approfondimenti.
Rifuggire dal confronto su una proposta di delibera, perché, se la stampa ha ragione, vi sarebbe disaccordo tra le componenti della maggioranza, significa specularmente dichiarare che il dibattito negli Organi istituzionalmente preposti a discutere e deliberare, è considerata solo una formalità.
Non mi intessano in questa sede le valutazioni politiche circa i rapporti tra le componenti, della maggioranza.
Faccio notare semplicemente che l'eventuale applicazione di sanzioni per le deiezioni degli animali domestici, sarebbe stata molto meglio considerata ed approfondita se , anziché sparire dall'orizzonte delle Commissioni e dei Consiglieri, fosse stata affrontata senza la preoccupazione di tutelare pretesi equilibri di maggioranza e con l'applicazione piena delle possibilità regolamentari: si sarebbe opportunamente messo al centro dell'attenzione una problematica importante, quale quella della convivenza della città con gli animali domestici, un fenomeno le cui dimensioni richiedono, a nostro parere, di moltiplicare alcuni servizi ( aree cani, realizzazione di aree verdi e aumento del patrimonio arboreo) esercitando al contempo una più severa politica sanzionatoria.