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Cultura | 20 febbraio 2024, 07:00

Filosofarti scopre l’Invisibile e il visibile nella musica

Due eventi per coniugare il tema di Filosofarti 2024 anche nell’arte dei suoni: il maestro Marcello Pennuto martedì 20 febbraio al teatro delle Arti e il Conservatorio Puccini domenica 25 al teatro del Popolo di Gallarate

Filosofarti scopre l’Invisibile e il visibile nella musica

L’Invisibile a suon di musica. Il tema dell’edizione 24 di Filosofarti si sposa bene anche con l’arte dei suoni. Lo dimostrano i due eventi musicali in programma martedì 20 e domenica 25 febbraio al teatro delle Arti e del Popolo di Gallarate.

Il primo appuntamento è affidato al maestro Marcello Pennuto che martedì 20 alle 21 propone un concerto dal titolo "L'architettura invisibile della musica secondo la lezione di Scherken". L’Orchestra filarmonica europea da lui diretta - e che lo vede per l’occasione anche esecutore al pianoforte – proporrà, attraverso la esecuzione di brani quali Beethoven sinfonia 1, Danilo Zaffaroni  Quaiet (2022) e  Concerto n.5 per piano e orchestra, l'analisi di Hermann Schenker.

«È stato proprio lui a mostrare come esistano strutture profonde (Urstaz) e linee melodiche nascoste, ma fondamentali (Urlinie) in ogni composizione musicale. Si tratta quindi di un'architettura invisibile che verrà illustrata al pubblico in modo semplice e con esempi dal vivo, accompagnati da didascalie e immagini sui programmi di sala», spiegano gli organizzatori.

Ingresso 10 euro, 5 fino ai 25 anni.

La radice invisibile: Chopin, Field, Debussy

Il secondo evento è a cura del Conservatorio di musica Puccini di Gallarate, diretto dal maestro Carlo Balzaretti: al Teatro del Popolo di via Palestro 5 domenica 25 febbraio dalle 17.30 porterà  al pubblico le melodie di Chopin, Field, Debussy, magistralmente introdotte per sviluppare il tema: La radice invisibile.

«L'evento è infatti dedicato a quattro compositori – spiega una nota - due "preclari" come Frédéric Chopin e Claude Debussy, e altri due più "adombrati", ossia John Field e Gabriel Fauré. Questi ultimi rappresentano la radice nascosta del linguaggio dei primi, come si coglie in particolare nelle forme del Notturno e del Preludio: radice invisibile, intangibile, se non con la sensibilità recondita dell'animo».

Sul palco si avvicendano gli studenti delle Classi di Pianoforte del Conservatorio: Miriam Lottaroli, Davide Trotta, Fabio Panella, Francesco Baffari, Lorenzo Croce, Alice Notarnicola, Andrea Cherkas, Fabio De Bortoli  e il Coro del Conservatorio Puccini di Gallarate, diretto dal maestro Andrea Cappellari e accompagnato al pianoforte da Emanuele Nazzareno Piovesan.

Ingresso libero.

Gli eventi organizzati con il patrocinio del comune di Gallarate.

L. Vig.

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