Per i famigliari e gli amici di Leonardo Di Virgilio è il momento del dolore, dello strazio ma anche del ricordo di Leo.
Il ventiseienne residente a Como ma originario di Cardano Al Campo e residente da qualche mese ad Arcisate è deceduto tragicamente domenica mattina in un incidente di montagna nel Lecchese sul monte Due Mani al Morterone. (LEGGI QUI)
Dai profili social emerge quanto Leo, come era soprannominato, amasse la montagna, la natura, le scalate, lo sport in generale e in particolare il calisthenics: una passione condivisa con gli amici.
«Io non so perché, a volte nella vita, capita che un'anima così giovane, venga strappata via così - scrive sui social Chiara, la ragazza con cui Leonardo aveva iniziato una relazione sentimentale - un'anima che ha voglia di vivere, che non perde entusiasmo, che supera ogni sfida ed è in grado di creare la realtà che vuole. Io non so perché a volte la vita ci procura dolori così grandi, da non farci sentire più i piedi su questa terra, come se nulla ci appartenesse davvero. Come se tutto quello che crei, da un momento all'altro, non avesse più valore, senso».
«Io so solo che se tu fossi qui oggi, senza corpo - continua lo struggente post su Instagram di Chiara - ci chiederesti di vivere come hai fatto tu. Di credere neo sogni, di vivere oltre i dolori e di vivere nella pazzia della vita, perché si può amare solo se vivi davvero. Tu non hai mai smesso un attimo di vivere e mi hai sempre spinto a credere nella vita. Su questo, sarai sempre il mio più grande maestro. Non lasciare che i dolori ti facciano smettere di vivere. Avevo tanto da imparare da te».
«Ti prometto che da oggi - conclude Chiara - non rifiuterò più i momenti belli che abbiamo condiviso e voglio pensare che le nostre anime si fossero separate fisicamente prima, perché già il dolore che sento è troppo grande. Grazie di tutto, giuro che da oggi sarò più grata. Grazie Leo, ti auguro di essere in una dimensione meravigliosa».