/ Territorio

Territorio | 11 dicembre 2025, 09:00

Cardano guarda all’Africa: la rassegna “Nomi Cose Città” porta Dakar al Circolo Quarto Stato

Musica, fotografia, calcio e cucina senegalese per un weekend immersivo tra onde, storie e minibus. «Una finestra su una città che cambia e ci interroga», spiegano gli organizzatori della nona tappa dedicata alla capitale del Senegal, in programma il 13 e 14 dicembre

Cardano guarda all’Africa: la rassegna “Nomi Cose Città” porta Dakar al Circolo Quarto Stato

Il viaggio verso Dakar parte da Cardano al Campo, approdo ormai consolidato di una rassegna che, tappa dopo tappa, esplora città in evoluzione e culture in movimento. Sabato 13 e domenica 14 dicembre, il Circolo Quarto Stato diventa un crocevia di voci, immagini e sapori grazie alla nona tappa di “Nomi Cose Città”, dedicata stavolta alla capitale del Senegal. Due giorni che si annunciano densi e sfaccettati, con un programma costruito per raccontare un luogo attraverso le sue onde, le sue strade, la sua gente.

Il weekend si apre sabato 13 dicembre alle 19:00 con la “Maratona Dakar”, un percorso che dal semplice aperitivo si estende fino quasi a mezzanotte, seguendo le suggestioni di una città sospesa tra tradizione e modernità. Protagonista della serata è Pap Khouma, scrittore e giornalista senegalese, che offre al pubblico uno sguardo diretto, intimo e al tempo stesso universale sulla Dakar di ieri e di oggi. Insieme alla sua voce, risuonano le note del giovane musicista italo-senegalese Mamza e si accendono le immagini di due documentari proiettati in esclusiva: “The Wrestlers of Dakar”, girato nel 2025 da Mamadou Dia per Voice for Nature Productions, e “Dakarapide”, realizzato da Marco G. Lena e Tiziana Manfredi nel 2010. Due film che dialogano tra loro per generazione e linguaggio, restituendo la metamorfosi di una capitale che cambia volto senza perdere la propria identità.

Domenica 14 dicembre il viaggio riprende alle 19:00 con la fotografia di Fabio Ferrari, che presenta il reportage “The Ocean On The Doorstep”, dedicato alla costa senegalese e a Saint-Louis, antica capitale coloniale oggi simbolo della vulnerabilità climatica africana. Le sue immagini compongono un racconto che scorre tra bellezza e fragilità, ricordando come l’innalzamento del livello dei mari non sia una minaccia distante, ma una realtà che modella destini e geografie.

Alle 21:00, la scena passa al calcio con l’incontro “Pallone e Teranga”, affidato alla competenza narrativa di Valerio Moggia, giornalista e creatore del progetto “Pallonateinfaccia”, già apprezzato nella tappa dedicata a Belfast. La storia del calcio senegalese diventa una lente per osservare dinamiche sociali, valori collettivi e quella Teranga – l’ospitalità generosa e identitaria del popolo senegalese – che è molto più di una parola.

A completare il quadro, per tutta la durata della rassegna il pubblico avrà la possibilità di assaggiare piatti tipici del Senegal, in versione tradizionale e vegetariana, accompagnati da un aperitivo a tema realizzato in collaborazione con l’Association pour le Développement des Dioudé Diabé Délabrés (A.D.D.D.) e l’Association Regroupement des Dioudeens d’Italie (A.R.D.I.). Un invito a conoscere una cultura anche attraverso ciò che la nutre, nel senso più ampio del termine.

La tappa di Dakar conclude il ciclo autunnale – preceduto da Trieste in ottobre e Marsiglia in novembre – e chiude simbolicamente l’anno 2025 della rassegna “Nomi Cose Città”, che fin dal suo esordio si propone di indagare la città come organismo vivo, luogo di incontro e talvolta scontro, spazio di identità e trasformazioni. Il ritorno di una mostra fotografica, dopo il successo del percorso “La storia dipinta: conflitto e memoria” dedicato ai murales di Belfast e Derry, conferma la volontà degli organizzatori di intrecciare linguaggi e discipline, restituendo uno sguardo complesso e mai convenzionale sui territori attraversati.

A Cardano, per due giorni, Dakar non sarà soltanto una meta esotica, ma un prisma attraverso cui rileggere il mondo: le sue frontiere mobili, i suoi racconti, le sue città che cambiano.

Alice Mometti

TI RICORDI COSA È SUCCESSO L’ANNO SCORSO A NOVEMBRE?
Ascolta il podcast con le notizie da non dimenticare

Ascolta "Un anno di notizie da non dimenticare 2024" su Spreaker.
Prima Pagina|Archivio|Redazione|Invia un Comunicato Stampa|Pubblicità|Scrivi al Direttore