«Pedotti e Anpi, ricordatevi di foibe e gulag». Lo striscione apparso questa mattina ai Cinque ponti di Busto Arsizio si rivolge al segretario cittadino del Partito Democratico e all’associazione partigiani.
Nei giorni scorsi, l’esponente politico e l’associazione erano intervenuti pubblicamente per condannare due episodi distinti ma entrambi legati al saluto romano.
Paolo Pedotti aveva parlato in Consiglio comunale della fotografia pubblicata su Facebook dall’ex consigliere Francesco Lattuada, invitando i colleghi a prendere posizione (leggi qui).
L’Anpi, a partire dal livello nazionale, aveva invece chiesto di indagare sul caso delle nozze con saluto fascista a Palazzo Estense, sede del Comune di Varese.
Con l'avvicinarsi del 10 febbraio, Giorno del ricordo dedicato alla memoria delle vittime delle foibe, una mano anonima ha posizionato lo striscione sulle passerelle dei Cinque ponti.
Un “invito”, diciamo così, a non dimenticare anche queste atrocità. Va ricordato che a Busto la richiesta di Fratelli d’Italia di dedicare il parco di via Foscolo alla studentessa Norma Cossetto infoibata dai partigiani titini venne condivisa da tutte le forze politiche che siedono in assise. E il Pd integrò la proposta invitando a coinvolgere le scuole su questo tema.
In quel caso, in città, vennero completamente superate divisioni o polemiche.