Sulle fiamme della polemica per la Giöbia dei giovani sull'Ite Tosi e la sua preside (LEGGI QUI), intervengono due voci storiche della Lega: l'ex europarlamentare Francesco Speroni e l'assessore Paola Reguzzoni.
La reazione della professoressa Amanda Ferrario è stata decisa, i giovani hanno insistito che si tratta di goliardia, legata a questa tradizione, lei è di ben altro avviso.
La domanda è: in tempi tormentati come quelli attuali, da violenza sulle donne e femminicidi, una Giöbia così rischia di mandare messaggi sbagliati?
Secondo Speroni no: «Si è sempre bruciata una figura femminile, oggi si può dire che questo può istigare al femminicidio? A me sembra assurdo». Peraltro - continua - tra le fiamme Busto ha piazzato in passato anche maschi, compresi i politici: ad esempio, sul rogo simbolico è finito l'ex sindaco Farioli.
Per alcuni, essere raffigurati nella Giöbia è una celebrazione, si ricorda.
«In ogni caso - prosegue Speroni - a Busto si brucia una donna. Non è detto che tutto della tradizione vada conservato: prendiamo la corrida, ammazzi un animale e lo fai anche soffrire. Ma questa della Giöbia è una tradizione innocua, che non fa male a nessuno. È come a Carnevale, si piglia in giro qualcuno, che di solito sorride o ignora. Chissà perché proprio lei e la Boldrini se la sono presa».
Paola Reguzzoni, assessore ai Servizi sociali, interviene così: «Il fantoccio può piacere o meno, ma introdurre alcuni pesantissimi argomenti contro cui per altro la Lega per prima ha sempre lavorato e non solo a livello locale, è strumentale e fuori contesto. La Giöbia è rappresentata da una donna da sempre ....invocare femminicidi e sessismo è non solo strumentale ma segno di non conoscenza della storia e delle tradizioni. È come dire che la Befana è sessista».
Ancora, interviene il segretario della Lega Alessandro Albani: «Si dovrebbe conoscere a sufficienza il significato della Giöbia. La signora bruciata per lasciare alle spalle l'anno vecchio. Di solito, tra l'altro dedicata a personaggi di prestigio. Non è machismo, né cattiveria, è sola una tradizione bustocca che fin da piccoli abbiamo vissuto...».
Albani aggiunge: «Mi stupisco di questa reazione, ho stima della persona e mi ha spiazzato. Il femminicidio è un tema estremamente sensibile, non va tirato fuori inutilmente. Come politico mi sono speso tantissimo contro la violenza sulle donne, ad esempio con il cortometraggio ma non solo».