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Storie | 06 dicembre 2023, 07:30

«Devi farcela da solo». Così il campione paralimpico Andrea Pusateri ha raccolto sfide e medaglie, anche grazie agli Amici del Gamba

Emozionante serata martedì sera a Olgiate Olona con l'atleta e la sua capacità di andare oltre i momenti più drammatici: «Un esempio». Il ricordo di quella prima bici donata

«Devi farcela da solo». Così il campione paralimpico Andrea Pusateri ha raccolto sfide e medaglie, anche grazie agli Amici del Gamba

Quando gli Amici del Gamba l'hanno conosciuto 15 anni fa hanno visto un ragazzino apparentemente timido ma dalla risata contagiosa. Quella già rivelava una capacità di essere positivo sulla vita davvero rara. Gli hanno anche regalato una bici, la prima per "aggredire" le gare: l'immagine è balenata ieri sera, con forza e gratitudine.

Andrea Pusateri ora è tornato nella "sua" Olgiate: così può affermare il campione paralimpico mondiale ripercorrendo con la mente le gare affrontate qui. A dare il benvenuto, accanto all'intervistatrice Rosanna Bianchi, c'erano i sindaci di Olgiate Olona Giovanni Montano - «Lui è un esempio e noi abbiamo tanto da imparare» - e quello di Gorla Minore Vittorio Landoni, che lo premiò quando era vice, come narrano le immagini.  Ma anche tante altre persone, riferimento di ciclismo e non solo: da Giancarlo Agazzi, instancabile motore del Valle Olona Day, a Silvio Pezzotta, e ancora Cinzia Ghisellini, presidente Assb.

La storia di Andrea cambia drammaticamente corso alla stazione di Monza, quando, piccolissimo, si avventura sui binari scappando dalla mano della mamma che lo raggiunge e lo salva da un treno. Lei perderà, anzi donerà la vita. Andrea gli arti inferiori, ma uno verrà ricostruito dal professor Lanzetta. Il bimbo crescerà con l'aiuto dei nonni e della sorella Sara, ieri intervenuta sul palco del teatrino di villa Gonzaga

Poi esplode la passione per il ciclismo, che gli viene trasmessa  intensamente dallo zio. È lui che nel parco di Monza lo scuote quando cade, deve rialzarsi e deve farlo da solo, come gli capiterà tante volte nella vita, come capita a ciascuno in tante forme differenti.

La passione per lo sport in particolare per il ciclismo grazie alla prima gara a Varese nel 2008, il Valle Olona Day e l'anno successivo la prima gara con la bici gli Amici del Gamba, che appena lo vedono con tanto talento e non meno entusiasmo gliela acquistano, ricorda Roberto Albè.

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È "invincibile" il giovane, che diventa anche campione mondiale. La medaglia più bella nel 2015, dopo che un incidente a causa di un tombino maledetto sembrava averlo fermato.

Ma Andrea è un diamante, splende ed è duro, non si può rompere. «Il 2015 mi ha cambiato la vita - dice - La vita è una sorta di bilancia. Non può andare sempre bene. Ho fatto sette giorni di coma e tre settimane ricoverato in ospedale. Tre mesi dopo la mia medaglia».

Allora cambiano le sfide, crescono gli alleati, perché lo sono a pieno titolo anche i suoi cani. Ma lo sguardo di Andrea è sempre lì, a far rumore come la sua risata irresistibile.

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Marilena Lualdi

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