Dietro, dentro i successi dei campioni ci sono i sacrifici, le paure, le delusioni. Porgerli ai piccoli può aiutarli a diventare grandi.
È per questa ragione che a Sant'Edoardo, in occasione della festa patronale - LEGGI QUI - , sono stati invitati Giorgio Rocca, Gianluca Genoni e Dario Andriotto: tre discipline differenti, due di questi sportivi nati e cresciuti nella zona. Un gesto insolito, ma importante nella parrocchia dove si è coltivato nei decenni il modello educativo dell'Ardor. LEGGI QUI
Il filo conduttore, spiega Alessandro Lavazza che segue il settore giovanile dell'associazione, è questo. Lo stare insieme, nel segno dell'educazione, dell'etica. Proprio così si intitola del resto l'incontro di martedì 10 ottobre al San Giovanni Bosco, ore 21: educare con lo sport. Allora, che siano sci, apnea o ciclismo, il quesito è: che cosa ci restituisce, oltre che prenderci, lo sport. «Valori, etica, grinta, voglia di vincere, capacità di risollevarsi sempre, superando ostacoli e sconfitte» è la sfida educativa che verrà posta in via Bergamo martedì. E ancora, «insegnamenti spendibili nella vita reali».
Nell'incontro, che sarà moderato dalla giornalista Pamela Lainati, i riflettori non saranno puntati solo sui successi, come spesso accade quando si narrano le storie, bensì su quanto è andato anche storto e soprattutto sugli insegnamenti di questi sportivi oggi. Tutti si sono dedicati a trasmettere le loro esperienze e quella di martedì è un'opportunità speciale. In discipline solitarie - ma si lavora mai veramente da soli alla vittoria - o di gruppo, poco importa. È il messaggio che fa bene ai piccoli, e non solo.