Il gioiello ora è pronto a splendere e sarà svelato a Busto Arsizio come da programma: sabato, durante la patronale di Santa Croce. Ma senz'altro a brillare ancora di più saranno gli sguardi dei ragazzi dell'Ardor di fronte a quel campo in sintetico, come quelli dei bimbi per l'area giochi e degli anziani davanti alla rinascita di quegli spazi anche per loro.
Detto, fatto: i lavori annunciati all'oratorio dal parroco di Sant'Edoardo don Antonio Corvi e dal responsabile del settore giovanile Ardor Alessandro Lavazza - LEGGI QUI - sono stati eseguiti nei tempi, sfidando pure un meteo non proprio propizio quest'anno. Rispettata la tabella di marcia, ecco il taglio del nastro sabato alle 15. Mezz'ora dopo, scatterà il torneo dedicato alla memoria dell'indimenticato don Alfonso Milani.
Il programma della festa
La festa inizierà giovedì 7 alle 15.30 con la messa per anziani e malati, seguita da rinfresco. Venerdì alle 17.30 il rosario, alle 18 la messa celebrata da don Silvano Brambilla e al termine l'apertura della cucina. Alle 21 serata musicale con i Casa Chiara.
Sabato appunto il clou con inaugurazione e benedizione del campo di calcio e dei giochi per bambini. Non mancheranno la pesca di beneficenza e la ruota della fortuna. Alle 18 messa e ancora musica alle 21. Domenica 10 alle 10.30 la messa solenne, il mercatino agricolo nel piazzale della chiesa, il pranzo comunitario su prenotazione. Sarà dunque la volta di gonfiabili, spettacolo degli Angeli sulle Punte di Dairago, esibizione della Ginnastica Artistica Pro Patria Bustese e dei Falconieri "Il regno dei rapaci". La sera ancora cena e musica con Gianni Leoni, infine estrazione dei biglietti fortunati e fuochi d'artificio.
Ma in realtà ci saranno altri due momenti speciali, con don Marco Zambon, il giovane di Santa Croce da poco divenuto prete. LEGGI QUI Lunedì 11 si andrà alla festa patronale di Agrate Brianza, proprio da lui, mentre giovedì 14 settembre - solennità dell'esaltazione della Croce - alle 21 messa presieduta da lui nella chiesa di Busto.
Il calcio dei valori
Insomma, un programma intenso. Centrale resta l'attenzione al nuovo impianto, per la qualità e il significato. Perché qui Ardor - che di recente ha avuto anche l'affidamento dei campi di Dairago, LEGGI QUI - gioca una partita fondamentale con i 400 tesserati: quella di uno sport che coltivi i talenti e i valori. Una filosofia che fa parte della storia della società calcistica di Sant'Edoardo e a cui il gruppo guidato dal presidente Alessandro Meraviglia attribuisce uguale importanza oggi.
Il campo vede un tracciato a nove, sette, cinque, per venire incontro alle diverse esigenze. Un'opera che vuole contribuire a rendere questo luogo speciale, pieno di vitalità e gioia.