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Busto Arsizio | 23 giugno 2025, 18:28

«Mio figlio in ospedale dopo essere stato speronato in bici. Aiutateci a trovare il pirata della strada»

La madre di un sedicenne investito e abbandonato insieme ad un amico sull'asfalto da un automobilista sabato sera lancia l'appello: «Non mi interessano risarcimenti, ma giustizia. Questa persona è pericolosa». Indaga la Polizia locale di Busto

Le due bici coinvolte nell'incidente

Le due bici coinvolte nell'incidente

Era uscito con un amico più grande ed entrambi erano in bici sabato sera: un'auto è arrivata da dietro, li ha investiti e lasciati sull'asfalto. Nessuna traccia  del conducente, che si è dileguato: a dare una mano ai ragazzi - di 16 e 23 anni - e ad allertare i soccorsi sono stati un signore e altri giovani che si sono fermati successivamente sul Sempione a Busto Arsizio.

In ospedale è ancora con escoriazioni il più giovane e sta indagando la Polizia locale di Busto Arsizio per risalire all'identità  del responsabile. «Non abbiamo ancora sporto regolare denuncia contro ignoti per lesioni e omissioni di soccorso perché mio figlio è  ancora ricoverato - spiega la mamma - ma forse col tam tam dei social qualcosa verrà fuori...».

Non perché voglia risarcimenti, premette la signora, ma giustizia: «E perché è importante che questa persona non sia ancora sulle strade, con possibili conseguenze anche peggiori».

L'incidente è avvenuto sabato sera, 21 giugno alle 22 all'altezza del supermercato Carrefour in direzione Castellanza. «I ragazzi sono rimasti sull'asfalto feriti mentre il guidatore fuggiva probabilmente verso Castellanza o Olgiate senza accennare a prestare soccorso. - spiega ancora la mamma - Queste sono le foto delle bici per capire di cosa stiamo parlando e di quale sia la violenza e la gravità  di un gesto così».

Si stanno vagliando le telecamere, ma anche le testimonianze sono preziose: qualcuno può aver visto l'auto e ricordarne il modello, il colore, anche un parte di targa. «Chi ha visto qualcosa e può essere d'aiuto, si rivolga alla Polizia locale» è l'appello della madre.

Redazione

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