Con "Sea Academy", la scuola entra in aeroporto e Malpensa la accoglie come mai avvenuto prima in Italia: sono stati inaugurati oggi (FOTO SOTTO), 2 ottobre, gli spazi che, il lunedì e il venerdì, ospiteranno studenti e professori dell’Istituto Ponti di Gallarate. Le lezioni avverranno nella sede degli uffici Sea, al terminal 2 dello scalo. Aule e laboratori sono silenziosi e tranquilli, quanto basta per assicurare il proficuo svolgimento delle attività didattiche. Al contempo, si trovano nel pieno delle attività aeroportuali, fra area partenze e piazzale, nel viavai di passeggeri, equipaggi, operatori. E aeromobili, che in qualche caso si fermano a pochi metri dalle finestre. Popoleranno i locali tre classi dell’indirizzo aeronautico, “Trasporti e logistica – Conduzione del mezzo aereo”.
Il taglio del nastro (presenti i sindaci di Gallarate, Andrea Cassani, e di Somma Lombardo, Stefano Bellaria) corona un lungo percorso, preceduto e affiancato da esperienze più tradizionali, con gli studenti del Ponti impegnati a scoprire luoghi e professionalità che difficilmente i semplici passeggeri colgono (lo ha sottolineato Anna Barzaghi, responsabile Risorse umane di Sea). Entusiasti i dirigenti scolastici, Giuseppe Martino, fra i principali promotori del progetto, e il successore Massimo Angeloni, chiamato a gestire la partenza delle lezioni. Concordi, i due, nel definire ciò che si è allestito per gli studenti “un’opportunità unica”.
Giuseppe Carcano, dirigente dell’Ufficio scolastico territoriale di Varese, ha ricordato come si stia «…creando un polo formativo attorno a Malpensa», un nuovo luogo di incontro tra due mondi, quello della scuola e quello delle aziende, impegnati in uno scambio che deve crescere. Monica Piccirillo, direttore Enac, ha sottolineato l’importanza della realtà in cui si immergeranno gli studenti: il secondo aeroporto in Italia per volume di persone, il primo per le merci.
Michaela Castelli, presidente Sea, ha sottolineato la doppia fonte di ispirazione creata da “Sea Academy”: quella costituita dai giovani per l’aeroporto e, viceversa, quella che l’aeroporto genera sugli studenti. «Non conosco molte persone – ha fatto presente – che hanno iniziato a conoscere l’aeroporto e a lavorarci per poi smettere, tanto il contesto è stimolante»