Il giorno più atteso e temuto è finalmente arrivato. Anche negli istituti di Busto Arsizio è iniziata questa mattina la Maturità 2025, il rito di passaggio che segna la conclusione di un percorso di studi lungo cinque anni e l'inizio di un nuovo capitolo della vita di migliaia di studenti.
Siamo andati fuori dal liceo scientifico Arturo Tosi per raccogliere le impressioni a caldo dei maturandi, appena usciti dalla prima prova, quella di italiano. Tra il sollievo per aver superato il primo ostacolo e l'ansia per le prove che verranno, emerge un quadro chiaro delle loro scelte e delle loro emozioni.
Analizzando le testimonianze, una traccia sembra aver catalizzato l'attenzione della maggior parte degli studenti: la tipologia B2, incentrata sull'importanza del rispetto in un mondo sempre più individualista. «Ho scelto la traccia B2 perché mi sembrava quella in cui riuscissi a esprimermi meglio», ci racconta Francesca Camiolo. Una scelta condivisa da Lana e Vittoria Zivkovic, che aggiungono: «Ci sembrava la più fattibile, quella in cui saremmo riuscite a parlare di più, collegandola anche ad altre materie come storia, filosofia e inglese». La possibilità di spaziare tra diverse discipline, citando autori e riferimenti culturali, è stata una delle motivazioni principali che ha spinto molti a scegliere questo tema. «La produzione era libera e sono riuscito a essere più creativo - afferma Michele Saccomandi –, penso sia andata bene. In generale penso che la traccia perfetta non esista».
Altrettanto gettonata la traccia sull'indignazione online. «È un tema che sentivo più vicino rispetto agli altri», spiega Jacopo Sartori, evidenziando come l'attualità e le esperienze personali abbiano giocato un ruolo decisivo nella scelta. Molti hanno comunque considerato alternative valide, come il discorso di Borsellino sulla mafia (traccia C1) o il testo argomentativo sul rapporto tra leader politici e cittadini (B1), come fatto da Marco Cremonesi.
Ma al di là del contenuto del tema, ciò che resterà impresso nella memoria di molti è l'atmosfera di questa giornata. «Essere tutti lì, seduti nel corridoio dove prima passavamo l'intervallo, in silenzio per sei ore... è un'esperienza unica». Un momento di tensione condivisa che, a conti fatti, diventa parte integrante di quel "momento memorabile" che è l'esame di maturità.