Pippo Taglioretti, quello che sì ha indossato 389 volte la maglia della Pro Patria ma non ha mai disprezzato un avversario. Quello che era sì di Bergoro, ma era amato in tutta Fagnano e nella Valle, così come a Busto Arsizio. Perché lì a Busto c'era la sua seconda casa: lo stadio.
Forse non poteva avvenire in un momento migliore al Lux di Sacconago la proiezione del cortometraggio "389 Pippo", opera del concittadino Filippo d'Angelo incentrata sul recordman tigrotto scomparso lo scorso anno, al quale è stata dedicata la tribuna laterale dov'era solito sedersi. LEGGI QUI E QUI
Se questa serata diventa realtà è grazie al Panathlon club La Malpensa. Il presidente Giovanni Castiglioni ha presentato oggi in Comune l'iniziativa, con l'assessore Maurizio Artusa, il regista Filippo D'Angelo appunto, il giornalista Ottavio Tognola e la responsabile della comunicazione della Pro Patria Martina Crosta. Sarà appunto al Lux il 18 ottobre, ore 20.45, la proiezione e si confida in tutto esaurito. Perché Taglioretti lo merita e può far bene allo sport oggi. «Ha cristallizzato - ha fatto notare Castiglioni - ciò che è stato e auspichiamo possa essere il calcio. Ringraziamo l'amministrazione comunale per la grande sensibilità».
«Pippo era per tutti! - ha ribadito con forza D'Angelo, il primo a lanciare quest'appello di unità - il lavoro è pronto da un anno e mezzo, racconta il mondo del calcio di ieri che non era meglio o peggio... era diverso». E forse può dare una mano a quella attuale, con storie di uomini, prima che giocatori, come Taglioretti. Un'unità invocata anche dall'assessore Artusa, «perché bisogna abbattere inutili barriere». Barriere purtroppo presenti anche in un'epoca di crisi come questo, con uno stadio sempre più vuoto, e forse proprio ulteriore carburante per questa crisi stessa.
Invece Pippo, era di tutti. È di tutti.
Certo, anche un amico per il giornalista Ottavio Tognola, che l'ha ricordato con voce commossa. Ma sempre con il pensiero che viaggia dal passato al futuro, anche in modo scaramantico visto la gara che attende i tigrotti: «Ci pensavo ieri, che proprio con Pippo ha vinto la Pro Patria l'ultima volta a Padova».
Così rivediamo Taglioretti in campo, sulla tribuna sorridente, o nell'orto, sotto il ciliegio con gli amici e il caffè puntualmente offerto dalla moglie Eugenia. Ma anche la sua stima per un altro fagnanese, che oggi sarebbe felice di vedere alla guida della Pro: Riccardo Colombo.
Ci sarà da imparare, da commuoversi, da sorridere, da sperare di vedere calciatori, ora in serie C come futuri talenti, o anche solo persone ciascuna nel proprio campo, che usciranno migliori da poco più di 40 minuti - sì, qualcosa meno di un tempo di partita, come un omaggio postumo alla modestia di Pippo - al cinema.
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