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Busto Arsizio | 30 settembre 2023, 08:30

FOTO. Gli studenti del Crespi volano a Tokyo, Norimberga e Irlanda: a tu per tu con culture differenti

Tutti gli indirizzi del liceo Crespi sono stati coinvolti in stage e percorsi di orientamento all’estero che hanno avvicinato i ragazzi alla lingua giapponese, tedesca e inglese. A fine marzo, ospiti gli studenti giapponesi che siederanno dietro ai banchi del liceo di via Carducci

FOTO. Gli studenti del Crespi volano a Tokyo, Norimberga e Irlanda: a tu per tu con culture differenti

Sono entrati in contatto con culture diverse, hanno dialogato in giapponese, tedesco o inglese, hanno toccato con mano cosa significa “spirito di adattamento”, aiutato le maestre dell’asilo stando accanto ai piccoli, organizzato festival, visitato città, musei, mostre. Insomma sono tante le competenze che hanno arricchito il bagaglio di parecchi studenti del liceo “Crespi”: competenze linguistiche, storiche, artistiche, ambientali. Sì perché hanno iniziato il nuovo anno scolastico con una bella esperienza all’estero.

C’è chi come Viviana Domi di 4BL che dall’8 al 21 settembre con altri studenti accompagnati dalla dirigente Cristina Boracchi e dalla docente di giapponese Stefania Zanelli, è volata a Tokyo. Ventidue ore di volo, sistemazione nelle famiglie e lei e gli altri ragazzi del Crespi sono approdati alla scoperta di un nuovo ambiente: hanno conosciuto la scuola Aoyama Gakvin, organizzato festival, capito che in questi abitanti c’era tanto rispetto, cortesia, rigore e che sapevano comunicare un senso di sicurezza. «Non dobbiamo pensare ai giapponesi come persone solo rigorose – spiega Viviana – Abbiamo conosciuto ragazzi spiritosi, simpatici, tanta gente estremamente gentile. Abbiamo frequentato la scuola partecipando a lezioni di inglese, calligrafia, fisica, scienze motorie e naturalmente giapponese. Abbiamo aiutato nell’organizzazione del festival: per noi il tema era quello dell’Italia e così ci siamo divertiti a mettere a punto cartelloni, manifesti in cui abbiamo fatto conoscere cibi, città, caffè, musica e anche il festival di Sanremo. Abbiamo visitato due templi, lo skytree, giardini, quartieri».

Il Crespi contraccambierà il favore ospitando i ragazzi giapponesi a fine marzo: li accompagnerà a Milano, Venezia, Torino, sul lago di Como e anche a Gardeland e saranno sui banchi del liceo seguendo lezioni d’inglese, giapponese, francese e italiano.

C’è anche chi come Silvia Marangoni di 5A del classico che ha svolto per due settimane in settembre l’alternanza scuola lavoro (meglio conosciuta come Pcto) a Norimberga, in Germania. «Mi sono trovata benissimo con la famiglia ospitante – racconta – Ho lavorato come educatrice in un asilo, aiutando i bambini nei giochi, lavoretti e attività varie. Dal punto di vista linguistico stare con i bambini è stato ottimale: i bambini parlano di tutto e ci siamo sentiti molto stimolati dal punto di vista linguistico. Non nascondo che mi piacerebbe lavorare in Germania. Bellissima anche Norimberga: il centro, i musei di arte contemporanea, quello tecnologico ed ebraico, il dokuzentrum e abbiamo visitato anche mostre su eventi storici».

Ci sono poi Sofia Aloisio e Giulia Lucchiari di 4B scienze umane protagoniste insieme a 40 studenti di uno stage in Irlanda, a Ennis dal 17 al 24 settembre. Anche loro estasiate dalle città, dall’accoglienza e dall’ospitalità. «Addirittura la città di Ennis ha vinto il premio per la città più ospitale ed accogliente – ricordano – Stiamo stati ospitati da famiglie, abbiamo frequentato un college riservato all’accoglienza di studenti internazionali. Abbiamo visitato cattedrali, università, ammirato scogliere. Eravamo divisi in diverse classi e ovviamente in inglese abbiamo parlato e discusso dei più svariati argomenti: dal cibo alla cultura, la famiglia, con l’obiettivo fermo dello speaking. Significativa anche l’esperienza in famiglia con dialoghi interessanti, conversazioni e confronti».

Insomma un’esperienza fondamentale che va ad arricchire il bagaglio culturale dei ragazzi anche in vista dell’orientamento, nella scelta degli studi e lavori futuri, per cui gli studenti non hanno negato la possibilità di completare studi in Giappone, Germania e Irlanda.

Laura Vignati

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