Un lunghissimo applauso ha salutato Stanislao Prodan mentre usciva per l’ultima volta dalla chiesa dei Santi Stefano e Lorenzo di Olgiate, gremita di persone che hanno voluto essere presenti per salutarlo e far sentire la propria vicinanza alla sua famiglia.
«Negli scorsi giorni sui social in moltissimi hanno voluto lasciare un commento o un ricordo di Stanislao per salutarlo un'ultima volta, e questo ben testimonia quanto era profonda la sua presenza all’interno della comunità olgiatese».
Le parole pronunciate dal parroco don Giulio Bernardoni riassumono perfettamente il grandissimo impegno che Stanko ha sempre avuto nell’ambito del volontariato e del sociale sino all’ultimo giorno in cui gli è stato possibile.
«Anche i disegni presenti oggi qui in chiesa – prosegue il parroco – sui quali è scritto “ciao nonno Stanko”, sono la testimonianza dell'mmenso affetto che anche i piccoli dell’asilo nutrivano per lui, che è sempre stato capace di stare vicino a loro, e a noi tutti, alternando battute e parole di profonda saggezza».
E non sono stati solo i giovani alunni del Landriani che hanno voluto essere presenti per salutare Stanko; tra le tantissime persone che hanno riempito le panche e le molte in piedi sul fondo della chiesa c’erano rappresentanti dell’amministrazione, del consiglio, del personale comunale, della cooperativa Progetto Promozione Lavoro, della cooperativa Carletti, della Bandina degli Stonati, della Pro Loco, degli Amici di Sant’Antonio e di tante altre realtà del paese che, negli anni hanno avuto modo di avere a che fare con la generosità e la voglia di fare di quest’uomo instancabile dal cuore grande.
«Oggi siamo qui riuniti a piangere Stanislao – sottolinea don Giulio – ma quello che lui vorrebbe è che trovassimo la forza per ripartire e portare avanti qualcuna di quelle opere che ha messo in piedi e che ha fatto crescere, a volte solo, con fatica e in silenzio.
Se ciascuno di noi portasse avanti il suo esempio saremmo più ricchi di bene, e per quello preghiamo affinché ognuno di noi sia capace di fare la sua parte per far crescere anche nella sua Olgiate la bontà e la cura per gli altri che lui ha seminato negli anni. Se ciascuno facesse così sarebbe tutto più bello».
La speranza è che tra i presenti qualcuno scelga di cogliere l’invito del parroco, e si faccia avanti per riempire, almeno in parte, il vuoto lasciato da Stanko, che a volte all’apparenza era un po’ burbero e spigoloso, ma che in realtà aveva cuore grande che gli ha sempre fatto trovare il modo migliore per fare del bene alle persone che incrociavano il suo cammino.
Con la sua scomparsa Olgiate ha perso una parte del suo spirito, e non vederlo più per le strade del paese farà sì che tutto sia sempre un po’ diverso, d’ora in poi.