«La città sta già cambiando, anche se non ce ne rendiamo conto». Guarda al presente e non solo al futuro l’assessore Salvatore Loschiavo, introducendo il convegno organizzato nell’ambito della Settimana europea della mobilità sostenibile che sta per volgere al termine.
Per il secondo anno, l’amministrazione di Busto Arsizio ha promosso una serie di incontri volta ad aumentare la consapevolezza sulla mobilità e promuovere il cambiamento nei comportamenti quotidiani.
Il cuore dell’iniziativa è stata piazza Trento e Trieste che, dopo le modifiche provvisorie alla viabilità introdotte per «rivitalizzarla», nei prossimi giorni tornerà al suo assetto tradizionale. Almeno per il momento.
Questa mattina, nella sala Tramogge dei Molini Marzoli, si è tenuto il convegno “La città che cambia”. Un’occasione di confronto sulle strategie che il Comune ha già adottato e intende adottare e un’opportunità per conoscere le best practice di altre realtà, italiane ed europee.
La platea era composta prevalentemente da studenti di architettura del liceo Candiani, mentre i ragazzi dell’Enaip hanno curato il catering.
«Un anno fa auspicavamo per Busto il Pums, il Piano urbano della mobilità sostenibile – ha esordito l’assessore alla Mobilità Loschiavo –. E abbiamo iniziato un percorso entusiasmante che ci poterà ad averlo probabilmente entro l’anno. Siamo una delle 78 città europee scelte per la Intelligent Cities Challenge;
abbiamo iniziato il percorso per un trasporto pubblico non solo efficace ed efficiente ma anche innovativo. E da domenica abbiamo davanti alle Marco Polo la prima vera piazza scolastica: uno spazio “a colori” restituito alla socialità».
Questo, ha aggiunto, testimonia che «la città sta già cambiando, anche se non ce ne rendiamo conto».
Lo ha ribadito anche la vicesindaco e assessore alla Cultura Manuela Maffioli: «Busto sta cambiando e nei prossimi mesi lo farà in modo importante. Partiranno numerosi quartieri di riqualificazione, di siti storici che ridisegneranno in pochi anni il volto della nostra città. È importante creare anche i contenitori, i perimetri entro cui provare a mettere contenuti di valore, confronto, crescita. La città ha bisogno di spazi in cui questo processo può intervenire. E occorre attuare un cambiamento individuale nel vivere la propria città. L’amministrazione non può essere sola in questo, è un affare della città».
Il presidente della Regione Lombardia Attilio Fontana ha evidenziato in un videomessaggio i «grandi passi avanti» compiuti da Busto, assicurando la propria disponibilità a «recepire esiti e nuovi spunti» emersi dal convegno odierno (nel video).
La tavolo rotonda, moderata da Emanuele Martinelli (Ceo Energia Media), si è aperta con un approfondimento sul Pums a cura di Marco De Mitri di TrafficLab, una delle tre aziende incaricate di redigere il piano di Busto.
L’ingegnere ha evidenziato come «con i precedenti strumenti di pianificazione (Put e Pgtu) al centro c’era il traffico; col Pums al centro ci sono le persone, l’approccio è diverso. Il punto è far circolare meglio i cittadini».
Dai questionari diffusi online nell’ambito del progetto, è emerso che una delle principali preoccupazioni dei bustesi è la velocità eccessiva. Un tema tornato a più riprese anche negli incontri nei quartieri.
Iria Grandinetti si è invece soffermata sulla transizione verde e digitale su cui punta il progetto Intelligent Cities Challenge, che coinvolge anche Busto.
Matteo Dondè ha sottolineato come in Italia tra il 2002 e il 2019 sia cresciuto solo l'utilizzo dell’auto privata, in controtendenza rispetto al resto d’Europa, evidenziando i benefici che altrove – ad esempio a Bruxelles – hanno accompagnato l’introduzione delle Zone 30. A partire dalla sensibile riduzione dei morti sulle strade.
Alberto Marescotti ha portato l’esempio virtuoso di Padova, Ludovica Medori quello di Amsterdam.
Giovanni Stefano Galli, presidente dell’Agenzia per il Tpl di Como, Lecco e Varese si è soffermato sull’impegno a rendere la flotta dei mezzi più sostenibile.
Sono intervenuti anche Fabio Scalzotto, Demetrio Scopelliti e Silvia Verace.
Al termine del lungo incontro, spazio alle domande degli studenti. Una ragazza ha evidenziato i problemi legati al trasporto pubblico locale. «Non è performante – ha riconosciuto l’assessore Loschiavo –. Dobbiamo offrire una vera alternativa. Io sono andato a Roma per dire che non si deve guardare ai confini delle città, ma a territori più ampi che devono avere accesso ai fondi».
Al termine, un messaggio di speranza con il video dedicato alla prima vera piazza scolastica di Busto.