«Il 30 agosto di 7 anni fa ci lasciava il Cavalier Vittorio Lazzarotto – ricorda il sindaco Gianni Montano - cittadino benemerito di Olgiate Olona che, con profondo impegno, ha dedicato tutta la sua vita a promuovere numerose attività sociali e culturali in paese, valorizzando al contempo il patrimonio artistico e storico della nostra comunità».
Nel corso degli anni, infatti, il Cavalier Lazzarotto, grazie anche al continuo sostegno della moglie Wanda, ha saputo sostenere ogni aspetto della vita olgiatese, dando modo alla comunità di crescere e migliorare.
Anche per questo l’amministrazione decise, nel 2002, di conferirgli il Cardo d’Oro, massima benemerenza civica olgiatese, a cui seguì, nel 2012, la cittadinanza onoraria, che andarono ad unirsi alla nomina di Cavaliere della Repubblica, alle due croci al merito di guerra, al diploma d'onore di combattente per la libertà e alla medaglia d'oro per la patria.
«Sono state numerosissime le onorificenze conferite a Vittorio Lazzaretto – prosegue il primo cittadino – ma credo che i suoi meriti non possano essere misurati solo con questi preziosi e prestigiosi riconoscimenti.
I suoi meriti distintivi erano rappresentati da una sensibilità e generosità che hanno saputo arricchire il nostro paese, contribuendo al progredire morale e civile della comunità».
Legato ad Olgiate sin da quando fu amministratore dell’OPAI, il Cavalier Lazzarotto non abbandonò mai la comunità, e a dimostrarlo le tantissime opere realizzate grazie al suo contributo, come ad esempio il portone bronzeo della Prepositurale, il restauro della chiesa di San Gregorio, quello del monumento ai caduti e l’impianto fotovoltaico dell’asilo Landriani.
«Oggi ricordiamo un uomo che è stato un esempio per tutti noi – conclude Montano – una figura che ha saputo affrontare un grandissimo dolore e, anziché esserne schiacciato, lo ha trasformato in un’opportunità di fare del bene al prossimo.
Una vita che, insieme a quella della moglie Wanda, che lo ha accompagnato e sostenuto in ogni momento, ancora oggi ha qualcosa da insegnare a tutta la comunità».