Intitolare l’aeroporto di Malpensa a Silvio Berlusconi, come “indicato” dal Consiglio regionale (leggi qui)? «Nulla contro questa iniziativa, ma riteniamo più idonea la figura di Cipriano Facchinetti», è la posizione del movimento civico Busto al Centro, portata questa sera in commissione Affari generali dal capogruppo Gianluca Castiglioni.
Nella stessa seduta si è discussa un’altra mozione, presentata da Forza Italia, sulla dedica di uno spazio «idoneo e istituzionale» allo stesso Cavaliere. In questo caso il dibattito si è fatto più serrato, senza che si arrivasse allo scontro come in occasione dell’ultimo Consiglio comunale.
Malpensa (o il Terminal 2) a Facchinetti?
«L'aeroporto nacque per iniziativa di un gruppo di imprenditori bustocchi e infatti l’intitolazione iniziale fu alla “Città di Busto Arsizio” – ha evidenziato Castiglioni – e fra i promotori e primo presidente vi fu il senatore Facchinetti». L’esponente di opposizione ha rimarcato il profondo legame di Facchinetti, membro dell’Assemblea Costituente, alla città di Busto, di cui è cittadino onorario e dove venne celebrato il suo funerale.
«Iniziativa commendevole, già avanzata da questo Consiglio comunale almeno 25 anni fa», ha ricordato Gigi Farioli (Popolo, Riforme e Libertà) che, volendo evitare un «derby» col Consiglio regionale, ha suggerito di intitolare a Facchinetti il Terminal 2, «esattamente l’erede logistico dell’Aeroporto Città di Busto Arsizio». Tra l’altro, «una scelta di questo tipo è nelle disponibilità di Sea, mentre sull’aeroporto la decisione spetta a Enac».
“L’emendamento” (per ora solo virtuale) di Farioli, ha trovato il sostegno – o quantomeno l’attenzione – di Orazio Tallarida (Forza Italia), Marco Lanza e Roberto Ghidotti (lista civica Antonelli) e Luca Folegani (Fratelli d’Italia).
Non quello di Santo Cascio (Progetto in Comune): «Facciamo sentire la nostra voce orgogliosamente – ha esortato –. Il comune di Busto dica la sua senza accontentarsi delle briciole, e vada fiero di quello che ha fatto per l’aeroporto».
«Non si tratterebbe di un arretramento – l'opinione del leghista Simone Orsi, presidente di commissione, condivisa dal resto della maggioranza –. Cerchiamo di dare valore a questa figura in maniera concreta».
Per il momento, la mozione ha ricevuto il parere favorevole della commissione, grazie al voto favorevole del proponente, del Pd e di Progetto in Comune, mentre gli altri presenti si sono astenuti.
Berlusconi, figura divisiva
Da Facchinetti a Berlusconi: «Un grande imprenditore e politico italiano – si legge nel documento illustrato con emozione da Tallarida, presentato con l’altra forzista Laura Rogora, presidente del Consiglio comunale –. A lui si deve una radicale innovazione del Paese, che ha condotto alla modernità con la propria azione imprenditoriale nel campo dell’edilizia, della comunicazione e dello sport. Analoga innovazione è conseguita alla sua decisione di impegnarsi nella vita politica, dove si è sempre speso nel superamento delle divisioni che da sempre connotano lo scenario nazionale e internazionale».
Netta la posizione contraria di Cascio, uno dei tre esponenti della minoranza che aveva abbandonato l’assise durante il minuto di silenzio per l’ex premier (leggi qui). «Non c’è da parte mia odio, come è stato detto l’altra volta – ha premesso –. Penso però che Berlusconi non sia un esempio. E mi domando quale sia il merito aggiuntivo per chiedere una deroga ai dieci anni che dovrebbero trascorrere dal decesso prima dell’intitolazione».
Per Castiglioni «sarebbe sbagliato non riconoscere il valore di Berlusconi, ma ho dei dubbi sulle tempistiche. È la storia che permetterà di valutare i suoi meriti e magari demeriti».
«Non si tratta solo di una figura divisiva, ma divisiva su temi di attualità – ha affermato il capogruppo del Pd Maurizio Maggioni –. Questa mozione suscita un dibattito politico. Non lamentiamoci, quindi, se giovedì in Consiglio qualcuno dirà qualcosa di politico. E sarà divisivo quanto lo è stato Berlusconi».
«Ben venga un dibattito politico, ma non l'uscire dall’aula col sorrisino quando si ricorda una persona defunta», la replica di Tallarida, riferita ancora a quanto accaduto alcune sere fa. La tensione per questo episodio verrà poi abbondantemente stemperata al termine della riunione.
«Berlusconi è già nella storia – il parere di Farioli – come uomo politico, d’impresa, di sport. Anche per la straordinaria altezza morale del testamento. Era legato a Busto, la prima città ad avere una televisione libera». Da qui il suggerimento di pensare a un’intitolazione che possa unire sport e televisione.
Se ne riparlerà in Consiglio comunale. Dove il dibattito si preannuncia acceso.