Si è aperta con le note di un’orchestra di giovani studenti la Giornata del Ringraziamento 2023 a Busto Arsizio. Dopo la messa della mattina (leggi qui), in serata il momento clou della festa patronale di San Giovanni Battista è stato inaugurato dai ragazzi dell’istituto comprensivo Bossi e del liceo scientifico Tosi di Busto e dell’istituto comprensivo Leonardo Da Vinci di Senago, che hanno interpretato canzoni in lingua bustocca, coordinati dal maestro Fabio Gallazzi e dalla professoressa Claudia Gualco, in un progetto musicale sposato dal responsabile dell’area didattica del Teatro Alla Scala di Milano Carlo Delfrati.
Un avvio frizzante, con Umberto Rosanna voce solista e intrattenitore: è lui che ha chiamato e fatto applaudire Ginetto Grilli, cittadino benemerito e autore dei testi in lingua bustocca. Tanto che poi il sindaco Emanuele Antonelli ha voluto che intervenisse. Come pure il primo cittadino ha dato la parola al prevosto, monsignor Severino Pagani: «La sera di oggi è una di quelle in cui si è molto contenti di abitare in una comunità come questa. Dove c'è armonia, si mettono insieme le differenze e ringrazio il Signore. Sento anno dopo anno questa città mia».
AVANTI I GIOVANI
L’attenzione per i giovani è tornata spesso negli interventi e in alcune premiazioni della manifestazione. Caratterizzata, come noto, dalla mancata consegna del riconoscimento più importante, la civica benemerenza. Il sindaco Emanuele Antonelli ha annunciato che è in via di definizione un nuovo regolamento per raccogliere le candidature coinvolgendo maggiormente i cittadini «che ci permetterà di essere più consapevoli dell’importanza di questo riconoscimento, ma meno vincolati a norme ormai non più attuali».
Quest’anno è stato però istituito un nuovo premio dedicato all’ex assessore ai Servizi sociali Olga Boni. E, altra novità, è stato presentato nel corso della cerimonia il dolce della Città, ideato dall'amministrazione e dal Distretto Urbano del Commercio in collaborazione con Ascom, con alcune pasticcerie e panetterie del territorio e con Pellegatta timbri.
L'ESEMPIO DI SOFIA
«Non celebriamo la città di Busto Arsizio, ma le persone, i comportamenti, le idee, le azioni, il lavoro, la passione di tanti nostri concittadini», ha esordito il sindaco Antonelli, con un pensiero rivolto in particolare alle nuove generazioni: «Desidero ringraziare tutti i nostri giovani concittadini, quelli che saranno qui al nostro posto in un futuro prossimo, coloro che si impegnano nella scuola, nel sociale, i ragazzi che rispettano le regole della civile convivenza e hanno diritto di pretendere una città attenta, inclusiva, sostenibile».
Come rappresentante di questi giovani «appassionati della vita», Antonelli ha chiamato accanto a sé Sofia Maggioni, una fra le cinque ragazze che in Italia hanno ottenuto il premio Milla Baldo Ceolin dell’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare, assegnato alle migliori tesi di laurea magistrale nel campo della fisica teorica. A lei un riconoscimento a nome di tutti i giovani che si impegnano per «un mondo migliore per sé e per gli altri». E proprio Sofia, studentessa del liceo Crespi di Busto prima e ora appunto laureata in modo così prestigioso, ha spronato le giovani.
LO STEMMA
Nel suo messaggio, il sindaco ha fatto riferimento al simbolismo dello stemma della città: «La corona, con la forza delle nostre eccellenze, delle nostre aziende, dei nostri distretti scolastici. Vogliamo metterci a capo del territorio per raggiungere quegli obiettivi di crescita e di benessere che gli ultimi, per certi aspetti tragici, anni hanno in parte limitato. Riprendiamo in mano il nostro futuro, partendo dal rispetto per i nostri giovani».
E poi «la “BB”, la Busto Bruciata: è l’immagine di una società che si lascia alle spalle i momenti bui della pandemia e rinasce dalle sue ceneri più forte e inclusiva. Stiamo lavorando duramente per far rinascere alcuni edifici simbolo della città, come l’ex calzaturificio Borri o il Conventino, ma abbiamo messo tante risorse anche per le persone, ma non bastano ancora e dobbiamo fare di più».
Infine «l’alloro con la quercia, simbolo del rispetto, dell’attenzione che dobbiamo a tutti coloro che hanno meno o niente, del rispetto al nostro ambiente, alla nostra salute, a tutti i grandi temi che non sempre trovano tutti concordi nella definizione dei rimedi, ma che non per questo devono apparire meno importanti».
LA PRESIDENTE ROGORA
La presidente del Consiglio comunale Laura Rogora è tornata sul mancato conferimento della civica benemerenza collegandola alla «scarsa attenzione rivolta al mondo sociale da ampie fasce di cittadini, poco attratti da un mondo che probabilmente faticano a comprendere e che la politica deve rendere più trasparente e semplice. E solo incoraggiando i giovani si ricostruirà un tessuto sociale che richiami i fasti del passato».
In ogni caso, «abbiamo tantissimi premiati che meritano la nostra attenzione e il nostro applauso».
I PRIMI RICONOSCIMENTI
E le premiazioni, introdotte dal consigliere comunale Alessandro Albani, si sono aperte con la consegna dei riconoscimenti alle forze dell’ordine, «per l'abnegazione, la professionalità, lo spirito di servizio con cui operano a vantaggio della collettività, spesso rischiando la propria incolumità». (leggi qui)
Gli attestati di particolare ringraziamento, dedicati alle associazioni che operano per la città «senza chiedere nulla se non il bene comune», sono stati consegnati a Rachele Grassini, presidente di Politics Hub (associazione giovanile apartitica che conta più di cinquanta iscritti molto attiva nella città di Busto con l’obiettivo di creare spazi di dialogo tra i ragazzi e avvicinare la cittadinanza alle istituzioni e alla politica) e al presidente della società ciclistica Bustese Olonia Alessandro Cardi, «che dobbiamo ringraziare per l’attività sportiva di altissimo livello che assicura da molti anni e per la passione educativa che permette a tanti ragazzi di praticare lo sport amato».
Diversi gli attestati di stima e ringraziamento a persone di cui Busto Arsizio va orgogliosa.
La prima a essere premiata è stata suor Giuseppina Ferrario: «Una vita passata ad accudire chi soffre presso il servizio sanitario dell'ambulatorio della parrocchia San Giovanni, per ridare serenità a tutti coloro ne hanno bisogno. Anche adesso che l’ambulatorio è chiuso, la si vede spesso in bicicletta far visita alle persone che necessitano di qualche cura».
Sul palco anche Toni Adet Novik, per i 37 anni di servizio presso il Palazzo di Giustizia di Busto: «Diversi i ruoli ricoperti, sempre uguale il suo modo di interpretare la giustizia, ferma, ma nel rispetto della dignità di ogni persona.
È stata poi la volta della 21enne Miriam Colombo, Cavaliere dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana, onorificenza ricevuta dalle mani del presidente Sergio Mattarella per l’impegno con cui fa opera di sensibilizzazione sull’importanza di sostenere la ricerca scientifica, in particolare per la cura della fibrosi cistica.
Ivano Iotti e Daniela Formenti sono stati premiati per la loro attenzione nei confronti dei giovani, dimostrata attraverso le attività al Pime, dove organizzano i campi, e quelle della Filarmonica Santa Cecilia di Sacconago.
Un grazie speciale anche al professor Gianni Paganini, che qualche anno fa ricevette un’onorificenza per i suoi studi in discipline filosofiche dalla prestigiosa Accademia dei Lincei, per aver donato alla biblioteca della città tutti i suoi libri, oltre seimila volumi.
Un riconoscimento anche per Giorgio Albè, titolare dello studio legale A&A – da anni impegnato anche a supporto delle attività culturali realizzate dall'amministrazione comunale e dalle associazioni culturali della città – e per Ion Canegrati, atleta di punta della società Accademia Bustese di Pattinaggio che, dopo un incidente che l’ha costretto su una sedia a rotelle, si sta impegnando per continuare l’attività sportiva da allenatore con forza e passione.
TUTTI I PREMI
Il nuovo premio Olga Boni, dedicato a chi ha fatto della generosità il proprio stile di vita senza mai apparire, è andato a Giuseppe Marcora, Fabio Belvisi, Andrea Macchi, Francesco Lunardon, Marco Colla, Martino Brambilla Pisoni, Alessandro Bianchi, Eugenio Saracini. Un gruppo di persone che da anni segue un amico con difficoltà visive, con spontaneità e amicizia.
Lo stesso premio è stato consegnato a Natalia Marrese, presidente del Centro Aiuto alla Vita, in rappresentanza di tutti coloro che assistono le donne in difficoltà a regalare una nuova esistenza.
Il premio della Bontà, organizzato dall’associazione Filodrammatica, quest’anno è andato alla Casa di Chiara del presidente Marco Cirigliano. (leggi qui)
Quello dedicato a Olga Fiorini, invece, all’istituto comprensivo Galilei Green School della Provincia di Varese, con ben sei plessi tra Borsano e Sacconago, rappresentato da Rita Ferrari (vicepreside), Camilla Evarchi e Enrica Ferrazzini. Il premio è conferito per le attività di educazione al rispetto per l’ambiente che coinvolgono trasversalmente e in maniera interdisciplinare tutto l’istituto.
In assenza della civica benemerenza, l’ultimo premio consegnato è stato quello intitolato a Enrico dell’Acqua - difendere e garantire il futuro, che quest’anno è andato al Centro Tessile Cotoniero, che dal 1987 (quando venne fondato da associazioni imprenditoriali, associazioni di categoria, sindacati, enti pubblici e istituti di credito sparsi in tutto il territorio), sostiene le aziende che compongono l’intera catena nel settore tessile e abbigliamento, fornendo servizi altamente specializzati, dal tessile tradizionale ai tessili tecnici.
Sul palco il presidente Mario Montonati e il direttore generale Grazia Cerini. E sul finale, la vicesindaco Manuela Maffioli ha ringraziato il sindaco a nome della giunta, «per la sua porta dell'ufficio sempre aperta» e perché lascia lavorare gli assessori con fiducia.
GUARDA IL VIDEO