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Economia | 22 giugno 2023, 07:00

L'importanza delle guarnizioni nella tenuta dei componenti industriali

Per la tenuta dei componenti industriali, le guarnizioni svolgono un ruolo di primaria importanza.

L'importanza delle guarnizioni nella tenuta dei componenti industriali

Per la tenuta dei componenti industriali, le guarnizioni svolgono un ruolo di primaria importanza. Esse, infatti, rappresentano elementi fondamentali grazie a cui può essere assicurata la completa integrità dei sistemi, garantendo al tempo stesso la prevenzione di inconvenienti quali guasti, contaminazioni o perdite. Il mercato mette a disposizione una vasta scelta di guarnizioni, differenti anche a seconda del contesto di applicazione: il settore energetico, l’automotive, l’industria chimica, e così via. Una selezione accurata del prodotto è essenziale per poter beneficiare di prestazioni il più possibile affidabili, anche in virtù delle soluzioni tecnologiche più recenti; ma, d’altro canto, non si può prescindere da una corretta manutenzione, anche dal punto di vista della sicurezza delle operazioni industriali.

Come sono fatte

Quando si parla di guarnizioni per pneumatica e oleodinamica, come quelle prodotte da Unigasket, si fa riferimento a dispositivi di tenuta meccanici collocati in compressione tra due pezzi al fine di evitare la fuoriuscita di gas o liquidi. Per quanto siano in apparenza facili da utilizzare e caratterizzati da una conformazione semplice, questi dispositivi presuppongono una conoscenza approfondita e completa, anche per ciò che concerne i vari settori di applicazione potenziali. I materiali, le dimensioni e la conformazione sono tutti aspetti decisivi per il corretto funzionamento delle guarnizioni e, di conseguenza, per le prestazioni che ne possono scaturire.

Guida alla scelta delle guarnizioni

Quali sono, dunque, gli aspetti che è opportuno prendere in considerazione in vista della scelta delle guarnizioni? Per esempio la pressione, la temperatura e la composizione del fluido di processo, ma anche il carico meccanico che sarà necessario sostenere. Individuare il materiale giusto vuol dire anche prolungare la vita operativa del prodotto, beneficiare di una tenuta migliore e accorciare gli intervalli di tempo tra una manutenzione e l’altra: il che implica anche costi più bassi.

Guarnizioni per uso industriale: le caratteristiche più importanti

Che siano realizzate in metallo, in silicone o in gomma, le guarnizioni per uso industriale si configurano comunque come elementi di tenuta stagna il cui compito principale è quello di arrestare il flusso di fluidi diversi. Come si è accennato, la scelta va valutata in funzione delle concrete e specifiche necessità di utilizzo, tenendo conto delle peculiarità del comparto nel quale le guarnizioni dovranno essere impiegate. La gomma EPDM, la gomma NBR e la gomma espansa, per esempio, sono tipologie di gomma differenti: per capire qual è la migliore si deve far riferimento alle prestazioni di tenuta da soddisfare. La capacità di resistere alle alte e alle basse temperature è un altro fattore decisivo, e lo stesso dicasi per la capacità di resistere al contatto con i grassi minerali, con gli acidi e con gli oli.

Le tipologie di utilizzo

Le tipologie di utilizzo a cui possono essere destinate le guarnizioni sono essenzialmente due: l’uso statico e l’uso dinamico. Nel primo caso, il compito delle guarnizioni è fare in modo che due fluidi siano tenuti separati l’uno rispetto all’altro. Nel secondo caso, invece, esse fungono da divisori tra superfici di elementi in movimento. Conoscere la funzione a cui le guarnizioni sono destinate, dunque, è indispensabile per la scelta del prodotto giusto. È sempre bene tener presente che la guarnizione deve avere caratteristiche meccaniche tali da riuscire a rispondere al carico statico o dinamico alla quale essa verrà sottoposta, così che le sue prestazioni possano essere sempre elevate con il passare del tempo.

I fattori da valutare

Le guarnizioni presenti sul mercato possono avere dimensioni differenti: oltre a quelle standard, è possibile ricorrere anche a guarnizioni realizzate su misura, ovviamente in funzione dei bisogni che devono essere soddisfatti. La scelta del materiale è condizionata dalla composizione del fluido: una guarnizione, infatti, può essere più o meno resistente ai gas, agli oli, agli acidi, agli agenti atmosferici o ai grassi minerali. È fondamentale, ancora, che il dispositivo resista alla temperatura di esercizio prevista, al di là del fatto che essa sia alta o bassa. Il livello di resistenza garantito, infine, consente alla guarnizione di non deformarsi nel momento in cui essa è sottoposta alla pressione del fluido.

Guarnizioni in gomma: che cosa è necessario sapere

Una tipologia molto diffusa di guarnizione è quella in gomma compatta, un materiale difficile da comprimere e alquanto solido. Ecco perché questo genere di dispositivo viene impiegato in maniera consistente nel settore petrolchimico, in ambito edile, nel comparto meccanico e nell’automotive. La gomma compatta resiste sia ad alte che a basse temperature, ma anche a solventi, acidi, calore, benzine e oli. È il caso delle guarnizioni in SBR telata, in silicone e in neoprene. Una soluzione alternativa va individuata nelle guarnizioni in gomma espansa, che sono costituite da cellule che consentono una compressione facile. Usate in ambito farmaceutico e alimentare, esse garantiscono performance ottimali sia in relazione alla resistenza agli agenti atmosferici che dal punto di vista della robustezza.

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