/ Busto Arsizio

Busto Arsizio | 19 giugno 2023, 19:10

«Il dottor Merlini era un gentiluomo, una persona rara sempre attenta ai giovani»

Il ricordo di Guido Gregori, presidente della Fondazione nata per sostenere gli studenti meritevoli che porta il nome del noto commercialista e collezionista d’arte scomparso a 90 anni. Domani i funerali in San Giovanni

La foto scattata nel giorno della firma della costituzione della Fondazione che porta il nome di Giuseppe Merlini (al centro). Nel riquadro, Guido Gregori

La foto scattata nel giorno della firma della costituzione della Fondazione che porta il nome di Giuseppe Merlini (al centro). Nel riquadro, Guido Gregori

«Il dottor Merlini era un gentiluomo. Una parola che oggi non si usa più quasi per nessuno, ma lui lo era davvero».
Guido Gregori, presidente della Fondazione Giuseppe Merlini, ricorda così il commercialista e collezionista d’arte scomparso a 90 anni.
«Una persona d’altri tempi, con una straordinaria cortesia e attenzione verso tutti noi della Fondazione», prosegue Gregori, a sua volta commercialista, che aveva conosciuto direttamente il noto collega nel 2015, proprio in occasione della nascita realtà che ne porta il nome.

La Fondazione sostiene gli studenti meritevoli, in particolare con lo strumento del prestito d’onore: «Crediamo nella cooperazione con i ragazzi e le loro famiglie – spiega Gregori, che ha ereditato la presidenza da Benedetto Di Rienzo, storico dirigente dell'Ite Tosi –. Sostanzialmente, affianchiamo i ragazzi tramite un bando, dando loro l’opportunità, insieme a due istituti di credito, di beneficiare di un prestito per i loro studi. La fondazione sostiene l’onere economico degli interessi passivi. Il ragazzo ha poi modi di concordare con l’istituto di credito il piano di rientro. Siamo riusciti a erogare una quarantina di prestiti a giovani meritevoli che quando arrivavano al termine degli studi non mancavano mai di ringraziare la Fondazione ma particolarmente il dottor Merlini, perché lui era molto legato a questa attività e ai ragazzi».

Uno degli ultimi incontri con il mecenate bustocco risale a una riunione del consiglio d’amministrazione dell’ente. «Il dottor Merlini aveva qualche difficoltà a deambulare, così andai a prenderlo a casa e lo accompagnai poi fino al suo posto al ristorante – racconta Gregori –. L’indomani mi telefonò appositamente per ringraziarmi per la cortesia. Questo è uno degli ultimi ricordi, da cui emerge la sua attenzione verso gli altri. Era gentile, disponibile, elegante con tutti. Non perdeva mai la calma, sempre attento e preciso. Una persona speciale, rara».

Fino all’ultimo «aveva chiarissima la situazione della Fondazione ed era molto propositivo, perché credeva tanto in questa realtà e aveva una particolare passione per i ragazzi, soprattutto per i più meritevoli».
Domani, martedì 20 giugno, alle 15.15 si terranno i funerali nella basilica di San Giovanni.

Poi ci sarà modo di onorare la figura di questo grande mecenate: «Il fatto che la Fondazione porti il suo nome è un ricordo imperituro, ma nei prossimi Consigli troveremo il modo per omaggiarlo come merita, anche all’interno dell’Ite Tosi, istituto socio-fondatore della Fondazione, magari con l’intitolazione dell’aula in cui si tengono le nostre riunioni».

Riccardo Canetta

TI RICORDI COSA È SUCCESSO L’ANNO SCORSO A MARZO?
Ascolta il podcast con le notizie da non dimenticare

Ascolta "Un anno di notizie da non dimenticare 2024" su Spreaker.
Prima Pagina|Archivio|Redazione|Invia un Comunicato Stampa|Pubblicità|Scrivi al Direttore