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Attualità | 09 giugno 2023, 07:37

VIDEO. Haiti ora ferita anche da alluvione e terremoto: «Travolto il nostro pulmino. I bimbi soccorsi, stanno bene. Ma quanti danni»

Suor Marcella Catozza: «Acqua a metà polpaccio da noi. Sono esplose le batterie collegate all'impianto fotovoltaico, metà casa non ha la corrente. Poi nella notte il sisma, mi ha buttata giù dal letto»

VIDEO. Haiti ora ferita anche da alluvione e terremoto: «Travolto il nostro pulmino. I bimbi soccorsi, stanno bene. Ma quanti danni»

«Purtroppo il nostro pulmino era fuori ed è stato travolto dall'acqua. A bordo c'erano dei bambini, ma stanno bene». Perdere tutto, quando non si aveva già pressoché niente. È una sensazione che è difficile descrivere, da uno dei Paesi più poveri del mondo. Anche perché Haiti ha un'altra sensazione, confermata nei fatti: che non interessi a nessuno. L'alluvione, poi il terremoto: nuove ferite inferte alla sua gente, suor Marcella Catozza racconta come la situazione si sia drammaticamente aggravata. Anche alla Kay Pè Giuss.

I bimbi a bordo del pulmino sono stati portati all'ospedale camilliano e sono poi potuti tornare. Tutto bene, dopo tanto spavento. Il primo bilancio ad Haiti era di oltre 40 morti, ma ci sono anche molti dispersi. La furia dell'acqua ha travolto tutto, il quasi niente della gente, ed è arrivata ad esempio anche in ospedale.

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Alla Kay Pè Giuss - dove l'acqua è giunta fino a metà polpaccio - il pulmino è stato infine recuperato, ma il motore è pieno d'acqua, e chissà se ripartirà, osserva la missionaria bustocca. Sono esplose poi le batterie collegate all'impianto fotovoltaico, quindi «un lato della casa - cucina, infermeria, refettorio, tre case fra cui quella dei bebè - non ha corrente. È un problema perché queste batterie non si trovano ad Haiti, ce le aveva date un'azienda italiana». Anche comunicare, tra internet e i telefoni, è arduo. Non è solo un problema di soldi, il punto è anche come far pervenire i materiali.

Adesso si lavora senza mezzi, si fa ricorso alle carriole, si prova a collegare il filo alla parte della casa servita dalla corrente, tuttavia si affaccia il rischio che salti tutto. 

Il sisma ha poi colpito nella notte: «Per fortuna l'origine era nel mare, quindi lontano, ma lo scossone mi ha buttata giù dal letto».

Tra terremoto e alluvione, danni incalcolabili e anche diversi educatori della Kay non si sono presentati, perché hanno perso le loro case e hanno trovato rifugio da parenti. Una situazione devastante, nel silenzio del mondo.

Marilena Lualdi

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