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Attualità | 03 aprile 2023, 09:00

«Le famiglie in coda davanti alla mia porta chiedendo di salvare i loro bimbi. Non restate indifferenti e aiutatemi a distribuire cibo»

All'avvio della Settimana Santa il racconto drammatico di suor Marcella Catozza ad Haiti che lancia un appello. Ospitato un piccolo di 2 anni: la mamma uccisa da un proiettile vagante mentre andava a cercare disperatamente da mangiare per i 7 figli

«Le famiglie in coda davanti alla mia porta chiedendo di salvare i loro bimbi. Non restate indifferenti e aiutatemi a distribuire cibo»

La Settimana Santa, il suo percorso nella festa del giovedì sera, nel dolore del venerdì, il silenzio del sabato rotto dalla Gloria domenica.

«Vi aspetto là, alla tomba vuota - scrive da Haiti suor Marcella Catozza - Vi invito però a fare questo cammino insieme ai poveri del mondo, insieme a chi fa più fatica, a chi è solo, a chi non ha nulla, a quelli per cui questa settimana sarà solo un’altra settimana in cui lottare per restare vivi».

La missionaria bustocca è rientrata da quasi due mesi in una situazione che peggiora continuamente, tra miseria e violenza.

«I gruppi armati mettono a ferro e fuoco i quartieri della città: arrivano su camionette, rapidi, numerosi, armati, assaltano, saccheggiano, stuprano, uccidono, danno alle fiamme e scompaiono rapidamente come sono arrivati lasciando dietro di sé morte e distruzione. Sembra la trama di un film sulle incursioni vichinghe che già fanno parte della storia ed invece è quello che accade oggi, nel 2023 a poco più di un’ora di volo dalla fiorente La Miami!» racconta.

Un popolo in fuga, che cerca di sopravvivere e sperare. «La coda ogni mattino davanti al mio ufficio di questa povera gente che mi supplica di accogliere i figli alla Kay per metterli in salvo mi provoca a non restare indifferente a ciò che il popolo haitiano sta vivendo ma a chiedere aiuto a nome loro - dice ancora Marcella - Certo non possiamo fare nulla perché la situazione cambi, non è nelle nostre mani, ma possiamo sostenere il dolore, la solitudine e la speranza di questa gente, perché continui a credere e a lottare per un futuro diverso».

Il costo della vita è insostenibile. Cifre alla mano: «Se il nostro budget per il 2022 è stato di 257.615 U$, per i primi tre mesi del 2023 siamo già a 100.902 U$ di spesa! Se noi riusciamo ancora ad affrontare i costi della vita, la gente non riesce più: non c’è lavoro e chi vendeva per la strada spesso non può farlo a causa degli scontri in corso lungo le strade e tante sono le persone che arrischiandosi lo stesso per far sopravvivere i figli da sfamare, hanno perso la vita».

Tutti sono esposti al pericolo inferto dalla violenza. Alla Kay è giunto Elisee «un bimbo di due anni la cui mamma, nel disperato tentativo di trovare cibo per i suoi sette figli, è andata al mercato per cercare di vendere qualcosa ed una pallottola vagante l’ha uccisa. Non possiamo non pensare come poter aiutare questa povera gente!».

Ecco perché suor Marcella si rivolge al nostro territorio: «E allora proviamoci: diamo un senso alla Settimana Santa: rinunciamo a qualcosa perché un povero possa vivere! Togliamo qualcosa alla nostra tavola di Pasqua e condividiamolo con chi non ha niente! Coraggio amici, ne vale la pena! La cosa che mi è venuta in mente in questo momento di ulteriore emergenza è distribuire cibo alle famiglie della zona: riso, fagioli, olio, farina di mais. Poche cose ma essenziali. Un sacco da 25 kg. di riso costa oggi circa 30 U$, uno di fagioli 50 U$, uno di mais 25 U$. Con 100 U$ a famiglia si potrebbe dare tre sacchi di cibo ed aiutarli ad andare avanti. Certo non risolve il problema, ma sarebbe già un segno di speranza».

È questo l'appello: «Aiutateci a sostenere il progetto DATEGLIENE VOI! (Mt.14,15)
So che sono tempi difficili per tutti ma so anche che la libertà dell’uomo è più grande!».

Ma. Lu.

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