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Busto Arsizio | 28 maggio 2023, 13:59

Muri del liceo imbrattati con slogan contro la guerra. Il sindaco: «Ignoranti, mi auguro che le telecamere vi identifichino»

Emanuele Antonelli: «Spero che i manifestanti che hanno sfilato per il centro di Busto, oltre a prendere le distanze dalla guerra, abbiano anche la decenza di prendere le distanze da questi incivili». E li invita ad aiutare a ripulire il Crespi

La foto postata dal sindaco di Busto

La foto postata dal sindaco di Busto

I muri del liceo Crespi imbrattati di slogan contro la guerra indignano il sindaco di Busto. Che posta le foto su Facebook.

«LA TUA LIBERTÀ FINISCE DOVE INIZIA QUELLA DEGLI ALTRI», così inizia a caratteri cubitali il suo messaggio Emanuele Antonelli.

Che premette: «Purtroppo non è la prima volta che una manifestazione per le vie di Busto viene presa come pretesto per imbrattare i muri della nostra città, causando danni su danni. Non sappiamo chi siano gli ignoranti che si sono permessi di imbrattare i muri di una scuola, ma di certo farebbero bene a tornarci, a scuola, per imparare l'educazione alla convivenza civile».

Poi l'auspicio «che le telecamere di videosorveglianza del centro possano identificare gli autori di questo gesto inqualificabile, ma in ogni caso chi lo ha compiuto, che sia un cittadino di Busto o meno, non è degno di frequentare la nostra bella città».

Si rivolge anche a chi ha partecipato ieri al corteo contro il conflitto: «Spero che i manifestanti che hanno sfilato per il centro, oltre a prendere le distanze dalla guerra, abbiano anche la decenza di prendere le distanze da questi incivili che sfilano insieme a loro, e magari anche di farsi avanti per contribuire a riparare il danno e a ripulire i muri del liceo classico. Un conto è la libertà di pensiero, che è garantita a tutti a prescindere dalle opinioni che esprimono, ma ben altro è pretendere di avere la libertà di rovinare e imbrattare la nostra città. Fatelo con le pareti di casa vostra, perché a Busto non siete i benvenuti».

Redazione

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