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Busto Arsizio | 27 maggio 2023, 07:00

VIDEO. “Il dolore del cibo” riempie il Fratello Sole a Busto Arsizio «Il paziente non è mai il disturbo»

Una tavola rotonda con dei professionisti, seguita da una performance teatrale sui disturbi del comportamento alimentare. L’assessore alle Politiche Educative: «Questo incontro è importante per i ragazzi, per gli operatori delle scuole, per le famiglie: è importante trasversalmente»

VIDEO. “Il dolore del cibo” riempie il Fratello Sole a Busto Arsizio «Il paziente non è mai il disturbo»

Il teatro “Fratello Sole” di Busto Arsizio questa sera si è riempito di persone per “Il dolore del cibo”, un’iniziativa che ha previsto tre specialisti sul palco per una tavola rotonda, seguiti dello spettacolo "Ed Recovery" frutto delle testimonianze di ragazzi e messo in scena da M.art.E scuola dello spettacolo, per mostrare agli ospiti in sala i disturbi alimentare con i loro occhi. La serata è stata organizzata dalla scuola di specializzazione in psicoterapia integrata e di comunità Spic-Acof di Busto Arsizio, con il patrocinio del Comune ed è stata inserita nella rassegna “Sulle vie della bellezza”.

«Questo incontro è importante per i ragazzi, per gli operatori delle scuole, per le famiglie: è importante trasversalmente», ha detto l’assessore alle Politiche Educative, Daniela Cerana. La quale ha proseguito: «È un incontro che è stato sponsorizzato insieme all’assessore ai Servizi Sociali Paola Reguzzoni, proprio perché è uno dei tanti problemi che stanno affliggendo i nostri giovani e l’età si abbassa sempre di più».

Sottolineando che: «Riteniamo che questi incontri di persona siano veramente importanti, primo per far uscire dalla solitudine in cui, spesso, i ragazzi fragili si trovano ad essere. Solitudine che è anche nelle famiglie che si trovano ad affrontare questi disagi. E poi, oggi, è cavalcata anche dal fatto della digitalizzazione: tutti sono esperti e invece, forse, bisogna davvero uscire di casa, ascoltare e trovare un sostegno».



La tavola rotonda è stata tenuta dalla psicoterapeuta Erika Minazzi, dallo psichiatra Michele Rugo e dalla dietista Eugenia Dozio, che prima di salire sul palco hanno raccontato ai nostri microfoni l’importanza della multidisciplinarità, sottolineando che: «L’approccio non deve essere al disturbo, ma all’intera soggettività. Il paziente non è mai il disturbo».


Michela Scandroglio

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