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Busto Arsizio | 22 maggio 2023, 21:40

A Busto uno spettacolo teatrale per parlare di disturbi alimentari col linguaggio dei ragazzi

Una tavola rotonda con psicanalisti e dietista. Poi, uno spettacolo per parlare ai ragazzi con il loro linguaggio. Una serata, due momenti per informare e sensibilizzare sui disturbi del comportamento alimentare: è l’iniziativa “Il dolore del cibo” promossa da Spic-Acof, in programma venerdì al teatro Fratello Sole

A Busto uno spettacolo teatrale per parlare di disturbi alimentari col linguaggio dei ragazzi

Una tavola rotonda con psicanalisti e dietista. Poi, uno spettacolo teatrale per parlare ai ragazzi con il loro linguaggio. Una serata, due momenti per informare e sensibilizzare sui disturbi del comportamento alimentare.
“Il dolore del cibo” è l’iniziativa in programma venerdì 26 maggio al teatro Fratello Sole di Busto Arsizio. Alle 20.45 si terrà la tavola rotonda con gli psicanalisti Erika Minazzi e Michele Angelo Rugo e la dietista Eugenia Dozio. A seguire lo spettacolo teatrale ED Recovery di e con Lia Locatelli della scuola dello spettacolo M.art.E. A moderare la serata sarà Chiara Massazza della Scuola di Psicoterapia Integrata e di Comunità Spic-Acof, promotrice dell’iniziativa.

È previsto il rilascio di crediti Ecm per le figure sanitarie ma, come precisa l’assessore alle Politiche educative – e insegnante – Daniela Cerana, l’appuntamento «non è rivolto solo agli specialisti, ma a tutta la cittadinanza. Questi problemi sono sempre più frequenti: l’età dei ragazzi che ne soffrono si è abbassata e si sono diffusi anche tra i maschi».

Per questo «abbiamo bisogno di fare della controinformazione – sottolinea l’assessore all’Inclusione sociale Paola Reguzzoni –. I nostri figli sono bombardati sui social da video che insegnano comportamenti sbagliati».
Di fronte a «disturbi di difficile individuazione», l’obiettivo è anche quello di non far sentire sole le famiglie: «Su altre problematiche, come le tossicodipendenze, ci sono reti già solide. Anoressia e bulimia sono in esponenziale sviluppo e, ad oggi, abbiamo pochi mezzi a disposizione, mentre è importante intervenire tempestivamente».

L’evento di venerdì mira a sensibilizzare su queste tematiche. E «sensibilizzazione significa prevenzione, affinché ogni piccolo segnale possa essere colto – evidenzia Chiara Massazza – Le prenotazioni hanno già raggiunto un ottimo numero. L’obiettivo è proprio arrivare a più persone possibili».
Per assistere è appunto necessario prenotarsi su fratellosole.it. L’iniziativa, precisa Benedetta Sarrica, rientra nella rassegna “Sulle vie della bellezza”, promossa dalla sala di via D’Azeglio.

Dopo la tavola rotonda, spazio allo spettacolo «nato ascoltando i ragazzi tra i 7 e i 16 anni incontrati in un reparto neuropsichiatria infantile – spiega Lia Locatelli –. Far sentire le loro voci è importante. Questo è uno spettacolo che parla a ragazzi e famiglie col linguaggio dei ragazzi». Con la partecipazione in video di Bea Maindfit, un’instagrammer molto seguita.

«Gli adolescenti seguono sempre in assoluto silenzio lo spettacolo – rivela Caterina Rossi, direttore organizzativo di M.art.E – e le domande che porgono poi ai terapeuti sono urgenti: chiedono come parlarne in famiglia, come aiutare un’amica».
Importante anche il ruolo della scuola: «Come Acof, sappiamo che è una nostra responsabilità esserci – dice la direttrice Cinzia Ghisellini –. Il mondo della scuola deve avere il coraggio di parlarne, trovando il linguaggio giusto».

Riccardo Canetta

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