Da oggi, 4 maggio, la stazione per biciclette, che spalleggia quella dei treni, è aperta (Foto in fondo). La velostazione di Sciarè insiste su quello che comunemente viene considerato il retro degli accessi allo scalo ferroviario di Gallarate. Può accogliere circa 80 mezzi. Da collocare nelle rastrelliere al "piano terra" o in quelle rialzate, ricorrendo a un binario di semplice utilizzo. Lo spazio è recintato e videosorvegliato.
Costi per gli utenti? L’ingresso giornaliero viene 1 euro, l’abbonamento settimanale 4, il mensile 13, l’annuale 130. Tariffe-base, ma se si sceglie di spendere qualcosa in più si ha diritto, fra l’altro, a posto riservato e manutenzione ordinaria (gonfiaggio gomme, pulizia e segnalazione guasti, in essere o imminenti). In loco è stata ricavata una piccola clinica per le due ruote. Per quanti scelgono il pacchetto completo c’è anche il recupero mezzi, almeno sul territorio di Gallarate, in caso di foratura, rottura della catena e simili. Garantisce il tutto “La ciclofficina” di Andrea Cattaneo, cui Amsc, affidataria, ha dato la gestione del presidio. Costo totale dell’operazione: circa 220mila euro, 100mila dei quali conquistati tramite bando del Ministero dei Trasporti, il resto arriva dal Comune.
Sforbiciata sul nastro inaugurale del sindaco, Andrea Cassani, affiancato dagli assessori Corrado Canziani, Sandro Rech, Chiara Allai, oltre che dalla direttrice generale Amsc, Manuela Finistrella, e dall’Amministratore unico, Maurizio Zenoni.
«Si parla sempre di incentivare la mobilità dolce - ha fatto presente il primo cittadino - ma è anche importante lasciare le biciclette in sicurezza. La velostazione sarà presidiata da una persona (orari, 7-12, 15-19, Ndr) che potrà anche dare servizi a richiesta. In una stazione, ferroviaria, fra le più frequentate in Lombardia».
La velostazione può accogliere biciclette tradizionali, quelle con pedalata assistita e monopattini elettrici.
Informazioni su www.amsc.it/velostazione-gallarate.
A pochi passi dalla struttura, si notano biciclette assicurate alla bell’e meglio, fra pali e cancellate vedi, acora, foto sotto). Nella vicina piazza Giovanni XXIII, balzano all’attenzione situazioni paradossali. Per esempio video accattivanti su quanto Gallarate può offrire e scheletro di bicicletta adagiato a terra, davanti allo schermo. Da oggi, c’è uno strumento in più per incoraggiare una fruizione ordinata di spazi e mezzi. Chicca della velo stazione? La videosorveglianza: l’area è servita da apparecchiature con doppia ottica, collegate al sistema comunale.