Corsi e ricorsi del calcio: il 24 aprile 2022 la Pro Patria agguantava i playoff perdendo a Crema. LEGGI QUI
Un paradosso, una realtà: i tigrotti, che sotto la guida di Sala e Le Noci erano risaliti da una situazione veramente buia in classifica e nel morale (per non parlare delle vicende societarie), furono tristi per una manciata di minuti. Il tempo di rendersi conto che avevano comunque conquistato la possibilità di lottare per la promozione, per i meccanismi stabiliti della Lega Pro. Andarono poi a Lecco, vincendo; la corsa si fermò a Trieste. Ci consoliamo con un'altra immagine, rendendo omaggio a un'avversaria con cui condividiamo ricordi, a partire dalla rocambolesca vittoria bustocca di 14 anni fa, 4-5: i 15mila tifosi festosi per la promozione della Reggiana. Tutto esaurito, il vero spettacolo.
Due campionati così differenti, per diversi motivi. Oggi la Pro Patria - dopo una brillante andata e un ritorno in calando - ha concluso a una quantità superiore di punti, 50 contro 45, ma è esclusa dalla possibilità di continuare. Ci può provare il Lecco, mentre la Triestina si è salvata in extremis dalla retrocessione. Potrà giocarsela con il Sangiuliano, ultima avversaria dei tigrotti in una giornata che a livello di ordine pubblico dopo la partita e immagine del calcio vorremmo cancellare, tanto ci ha amareggiati. LEGGI QUI
Sul fronte presenze allo stadio, quest'anno alla Pro non è certo andata meglio rispetto al precedente. Ci sono importanti lavori di semina in corso, vediamo quelli dell'associazione Tigrotto 1919 e la stessa Academy; tutta l'operazione del settore giovanile, vuole far crescere tigrotti sul campo ma anche sugli spalti. Ci vorrà tempo e ci vuole anche una costante riflessione, perché lamentarsi e basta non serve a nulla.
Salutiamo questa stagione 2022-23 in cui i tigrotti di Vargas hanno raggiunto l'obiettivo salvezza, guardando a quell'ultima giornata di un anno fa con qualche analogia. La Pergolettese sembrò per qualche istante fare a pezzi il sogno tigrotto dei playoff con un rigore, realizzato da Varas. Proprio quest'ultimo avrebbe segnato anche nel febbraio 2023 allo Speroni, capovolgendo il risultato iniziale. LEGGI QUI
E non solo. Una partita, quella casalinga contro i cremaschi nel ritorno di quest'anno, che avrebbe segnato psicologicamente i ragazzi. L'incapacità di vincere, fino a sabato scorso, è stata scritta a partire da quell'amaro capitolo. Ci hanno riflettuto i giocatori, ma lo stesso mister Vargas - che ricordiamo ha annunciato la sua partenza dieci giorni fa, chiudendo questo ciclo Pro Patria durato un anno - ha citato quella partita come una di quelle chiave.
Un anno fa, in porta a Crema c'era Mangano, proprio come nell'ultima partita del campionato appena finito, e si poté distinguere per una grande prestazione: solo il rigore permise appunto la vittoria degli avversari. I tigrotti rimasero in dieci per l'espulsione di Fietta. Si pianse, poi si rise: un po' l'immagine dell'intero campionato. E in parte l'opposta di quello appena finito.
Adesso, è ancora presto per mettere ordine tra le emozioni. Non tra le pagine del futuro.