È stato il sentimento dell’unione e della solidarietà a dominare il 2° Torneo dell’Amicizia, svoltosi sabato 21 giugno al Centro Sportivo Azalee di Gallarate. L’evento, nato per celebrare il calcio femminile e i suoi valori positivi, si è svolto con tre squadre invece di quattro, a causa del ritiro all’ultimo momento di una delle formazioni. Una delle giovani atlete ha infatti perso il padre proprio la mattina del torneo, rendendo inevitabile la rinuncia.
Nonostante l’assenza dal campo, la squadra è stata simbolicamente premiata insieme alle altre, in un gesto di grande delicatezza e partecipazione emotiva che ha toccato tutti i presenti. Le restanti tre squadre si sono affrontate in un girone all’italiana con match da 25 minuti, tra tecnica, grinta e, soprattutto, spirito di amicizia.
Presente al momento delle premiazioni, l’assessore allo Sport del Comune di Gallarate, Claudia Mazzetti, ha sottolineato il valore profondo della manifestazione: «Ho voluto essere presente per portare il saluto dell’amministrazione e per premiare queste giovani atlete che rappresentano il volto più autentico dello sport. Ringrazio Ugo Tomaselli e Aldo Simeoni per l’invito: è stata un’occasione preziosa per testimoniare come il calcio possa essere non solo competizione, ma anche e soprattutto amicizia, rispetto e solidarietà. Oggi abbiamo assistito a un gesto bellissimo: una delle squadre, colpita da un grave lutto, non ha potuto partecipare, ma è stata comunque premiata, a dimostrazione di quanto lo sport sappia insegnare la vicinanza umana anche nei momenti più difficili».
Il torneo si è svolto dalla mattina al pomeriggio, con sei gare in programma e una pausa pranzo condivisa. Le Azalee di Gallarate, ormai riferimento per il calcio giovanile e femminile in provincia di Varese, hanno accolto atlete, famiglie e appassionati in una cornice calorosa e partecipativa. «Ho visto ragazze giocare con entusiasmo, rispetto reciproco e voglia di stare insieme – ha concluso Mazzetti – e questo è il miglior segnale che possiamo cogliere: lo sport vissuto come occasione di crescita, condivisione e sostegno reciproco».