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Gallarate | 22 aprile 2023, 15:23

XXV Aprile: definito il programma della celebrazione a Gallarate

Ritrovo al cimitero di viale Milano. Previsti gli interventi di uno studente, del sindaco e dell’oratrice ufficiale, Nicol Alejandra Lovazzano, seguiti dal corteo fino a piazza Risorgimento. Anpi annuncia il prolungamento di quella che chiama “via crucis laica” fino al monumento di largo Camussi

XXV Aprile: definito il programma della celebrazione a Gallarate

Festa della Liberazione, anche a Gallarate ci si prepara a celebrare il XXV Aprile. Il ritrovo è previsto alle 9.15, la cimitero di viale Milano. Alle 9.30 è in programma la santa messa al Sacrario dei Caduti (con l’accompagnamento della Corale Arnatese), al termine della quale si procederà alla deposizione delle corone d’alloro. A seguire, sul piazzale del cimitero ci saranno gli interventi, dalle 10.15, di uno studente, che leggerà un brano, del sindaco, Andrea Cassani, e dell’oratore ufficiale, Nicol Alejandra Lovazzano di Anpi Gallarate.

Dalle 10.45 il corteo attraverserà viale Milano, piazza San Lorenzo, via Cavour, fino ad arrivare a largo Camussi, dove ci sarà la sosta per la deposizione della corona d’alloro ai piedi del monumento alla Resistenza. Di qui si proseguirà  verso corso Italia, piazza Libertà, via Turati, piazza Garibaldi e via San Francesco, per raggiungere piazza Risorgimento per il momento di raccoglimento e la deposizione delle corone davanti al Monumento ai Caduti.

Anpi, in una nota rivolta alla cittadinanza, manifesta l’intenzione di prolungare il percorso, tornando in largo Camussi: «Vi invitiamo anche a seguirci, a cerimonia ufficiale conclusa, nel breve prolungamento del corteo che Anpi realizzerà per ritornare da P.zza Risorgimento in largo Camussi, dinnanzi alla bellissima opera di Pomodoro dedicata proprio alla Resistenza. Riteniamo infatti che, simbolicamente, questo sia il luogo dove si deve approdare: dopo la laica Via Crucis delle dolorose tappe che ricordano le inaudite sofferenze, direttamente o indirettamente, inflitte dal fascismo al popolo italiano, scandita dalla deposizione delle corone, ci sembra giusto approdare e concludere là dove può cominciare la Festa: la festa della Democrazia, della Liberazione, della Giustizia e della Pace».

Redazione

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